Campania zona arancione, ma a Napoli folla e clima da festa dal Lungomare al centro

Secondo giorno di fine settimana e secondo giorno di folla e assembramenti a Napoli, che come tutta la Campania dalla mezzanotte è tornata ufficialmente in zona arancione per decisione del ministro della Salute Roberto Speranza.

Affollatissime le strade del centro, del Vomero e del Lungomare, con migliaia di persone che hanno approfittato della giornata praticamente primaverile per passeggiare. 

Da oggi, in virtù del passaggio in zona arancione, il consumo presso bar, ristoranti e pasticcerie è possibile solo con asporto o delivery. Anche per questo non di rado si sono potute osservare file di clienti davanti ai locali per portare via bevande e caffè. Un clima “da festa” tra file per gli aperitivi e musica sparata dalle casse.

La vasta maggioranza delle persone, per fortuna, ha osservato l’obbligo di indossare la mascherina. Niente a che vedere con le immagini viste ieri sera a Largo San Giovanni Maggiore Pignatelli, nel centro storico. Una delle piazze più attive e frequentate della movida napoletana letteralmente presa d’assalto da giovani. La piazza è nota per essere detta “dell’Orientale” per ospitare una delle sedi della storica università. Immagini riprese a quanto emerge ben oltre le 18:00, quando i locali, bar, ristoranti e altre attività dovrebbero chiudere per via delle norme anti-covid.

IL BOLLETTINO – Secondo gli ultimi dati dell’Unità di crisi della Regione Campania sono 1.658 (di cui 215 casi identificati da test antigenici rapidi) i casi positivi nelle ultime 24 ore su 20.254 tamponi positivi. Sono invece 14 i decessi, di cui nove nelle ultime 24 o e 5 morti in precedenza, mentre 702 le persone guarite. Quanto alla pressione sulle strutture ospedaliere, i posti letto occupati nelle terapia intensive passano da 112 a 120, ma ad aumentare sono anche posti letto occupati di degenza, ieri erano 1289 mentre oggi sono 1300.