Campania zona gialla per 96 ore. L’ordinanza che relega la regione guidata da Vincenzo De Luca in zona arancione, così come Toscana, Valle d’Aosta e la provincia autonoma di Bolzano, è scaduta e non verrà rinnovata dal ministro della Salute Roberto Speranza.

Così da domenica 20 dicembre riapriranno al pubblico ristoranti e bar fino alle 18 dove si potrà consumare seduti al tavolo. Ma sarà possibile spostarsi tra regioni gialle solo per 24 ore perché da lunedì 21 cambieranno nuovamente le regole con l’entrata in vigore del decreto legge che stabilisce il divieto di spostamento tra Regioni fino al 6 gennaio.

Lunedì 21, martedì 22 e mercoledì 23 dicembre sarà possibile spostarsi solo tra comuni all’interno della stessa regione. Dal 24 dicembre e fino al 6 gennaio, infine, varranno le regole indicate nel decreto che il Cdm approverà nelle prossime ore: dunque, stando a quando emerso finora, zona rossa in tutta Italia nei festivi e prefestivi e zona arancione negli altri giorni.

L’ORDINANZA DI DE LUCA – La Campania zona arancione: niente asporto alcolici dalle 11 di mattina

LA CONTROMOSSA DI DE LUCA – Tuttavia, così come anticipato da De Luca, è in arrivo una nuova ordinanza della Regione Campania (che potrebbe essere firmata sabato 19 dicembre) per limitare la vendita di alcol e il relativo consumo nei luoghi pubblici. Non è chiaro se la nuova restrizione riguardi anche il consumo al tavolo anche se l’orientamento sarà quello di vietare la vendita di alcolici dopo un determinato orario (probabilmente proprio le 18).

“Noi in Campania seguiremo la nostra linea, massimo rigore per poter aprire tutti ma per sempre, non fare finta di aprire per tre giorni e poi prolungare l’epidemia per altri tre mesi” ha spiegato De Luca nella diretta social del venerdì annunciando: “Non ci sarà la mobilità per i comuni sotto i 5mila abitanti, faremo un’ordinanza che lo vieta”: ad annunciarlo il governatore, Vincenzo De Luca, nel corso della diretta Facebook di venerdì 18 dicembre, non appoggiando, dunque, l’ipotesi a cui sta lavorando il Governo per consentire alcuni spostamenti nei giorni di festa. “Faremo, credo, anche questo fine settimana qualche ordinanza per bloccare la vendita di alcolici e per bloccare il consumo di alcolici e di qualunque altro genere di consumo in pubblico”.

L’ORDINANZA: CAMPANIA ZONA ARANCIONE – Alle 14.30 di sabato 19 dicembre è arrivata la nota ufficiale dell’Unità di Crisi della regione che conferma per la Campania le limitazioni già in vigore con la “zona arancione”. Nell’ordinanza in preparazione, e che sarà firmata entro oggi dal Presidente Vincenzo De Luca, saranno previste le seguenti misure di prevenzione e contenimento del contagio da Covid-19. Per le attività di ristorazione sono previsti i ristori stabiliti a livello nazionale.

Con efficacia dal 20 dicembre 2020 e fino al 23 dicembre 2020:

1. Confermate tutte le misure vigenti alla data odierna per effetto di disposizioni statali – ivi comprese quelle di cui all’art.2 del DPCM 3 dicembre 2020 (cd. “zona arancione”) – nonché regionali (Ordinanza n. 96 del 10 dicembre 2020 su controlli degli arrivi e limitazioni alla mobilità sul territorio regionale) ;

2. Divieto per i bar e gli altri esercizi di ristorazione, dalle ore 11 del mattino, di vendita con asporto di bevande alcoliche e non alcoliche.

3. Per tutto l’arco della giornata, divieto di consumo di cibi e bibite, anche non alcoliche, nelle aree pubbliche ed aperte al pubblico, ivi comprese le ville e i parchi comunali;

4. Per tutti gli esercizi commerciali, obbligo di misurazione della temperatura corporea agli avventori all’ingresso dei propri locali e di inibire l’ingresso laddove la temperatura risulti superiore a 37,5 ° CC.

5. Raccomandazione ai Comuni e alle altre Autorità competenti di intensificare la vigilanza e i controlli sul rispetto delle disposizioni vigenti, in particolare nelle zone della cd. “movida”

6. Raccomandazione ai Comuni ai fini dell’adozione, laddove necessario, di provvedimenti di chiusura temporanea di specifiche aree pubbliche o aperte al pubblico in cui sia impossibile assicurare adeguatamente il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, ai sensi delle disposizioni vigenti, nonché delle disposizioni di cui al precedente punto 3.

IL DECRETO DEL GOVERNO PER IL NATALE – Dal 24 dicembre al 6 gennaio dieci giorni totali di zona rossa e quattro zona arancione con coprifuoco alle 22. E’ quanto partorito dal Governo dopo giorni di riunioni e litigi che hanno creato solo confusione tra gli italiani.

A una settimana dal Natale, arriva finalmente il decreto dell’Esecutivo che dispone la chiusura di bar, ristoranti e negozi (consentito solo asporto fino alle 22 e consegna a domicilio senza restrizioni), oltre che il divieto di uscire di casa se non per motivi di lavoro, salute e necessità, nei giorni prefestivi e festivi.

LE DATE – Non si potrà dunque fare nulla, o quasi, dal 24 al 27 dicembre e poi nuovamente dal 31 dicembre al 3 gennaio e dal 5 al 6 gennaio. Dieci giorni di zona rossa intervallati dal 28, 29 e 30 dicembre e dal 4 gennaio dove l’Italia passerà in zona arancione, ovvero ci si potrà spostare liberamente all’interno dei comuni e i negozi saranno aperti.

Per i bar e ristoranti se ne riparla invece direttamente il 7 gennaio, con la sola possibilità dell’asporto fino alle 22 e della consegna a domicilio senza restrizioni. Confermato quindi anche il coprifuoco delle 22, dopo una lunga discussione sulla possibilità di anticipare il rientro nella propria abitazione alle 20.

10 giorni di zona rossa e 4 di zona arancione: ristori e spostamenti, le regole

OK SECONDE CASE –  Andare nelle seconde case in regione sarà possibile sempre durante l’intero periodo delle feste, e cioè dal 21 dicembre al 6 gennaio. Lo si apprende da fonti di palazzo Chigi a proposito del decreto varato ieri dal Cdm contenente le nuove misure di contenimento del coronavirus per il periodo delle festività natalizie.

GLI OSPITI A CENA –  Nei giorni prefestivi e festivi è possibile ricevere nella propria abitazione due persone (non compresi i minori di 14 anni, persone disabili o non autosufficienti) oltre ai conviventi. Lo spostamento sarà possibile solo una volta al giorno. Insomma non si potrà andare a trovare più di un solo ‘parente’ o amico durante le festività e chi violerà le restrizioni incapperà in una sanzione da 400 euro a mille euro e, nel caso di attività commerciali, la chiusura da 5 a 30 giorni.

SPOSTAMENTI – Il decreto prevede anche gli spostamenti per i piccoli comuni: ci si potrà muovere tra quelli sotto i 5mila abitanti ma a una distanza massima di 30 chilometri e non per andare nei capoluoghi di provincia. L’unica eccezione è rappresentata al momento dalla Campania dove il governatore Vincenzo De Luca ha annunciato un’ordinanza per bloccare gli spostamenti anche tra piccoli comuni.

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Giornalista professionista, nato a Napoli il 28 luglio 1987, ho iniziato a scrivere di sport prima di passare, dal 2015, a occuparmi principalmente di cronaca. Laureato in Scienze della Comunicazione al Suor Orsola Benincasa, ho frequentato la scuola di giornalismo e, nel frattempo, collaborato con diverse testate. Dopo le esperienze a Sky Sport e Mediaset, sono passato a Retenews24 e poi a VocediNapoli.it. Dall'ottobre del 2019 collaboro con la redazione del Riformista.