Attentato a Londra, 2 morti e più feriti sul London Bridge. La polizia: “E’ terrorismo”

Due persone sono state uccise e altre ferite a coltellate in un nuovo attentato a Londra, che la polizia ha dichiarato “terroristico”. È successo vicino al London Bridge, nel centro della capitale britannica, a due passi dalla Torre di Londra. È lo stesso ponte dove un attentato era già avvenuto nel giugno 2017, rivendicato dallo Stato islamico. Un furgone aveva travolto la folla, prima che tre occupanti pugnalassero dei passanti al Borough Market: il bilancio fu di 8 morti e una 50ina di feriti.

Nel marzo dello stesso anno un uomo si era schiantato in auto contro i cancelli di Westminster, per poi pugnalare a morte un poliziotto, causando in tutto 5 vittime. E due mesi più tardi 22 persone, tra cui due bambini, erano morti in un attacco a un concerto di Ariana Grande, a Manchester.A pochi passi dal London Bridge una persona ha iniziato ad attaccare i passanti, armata di coltello, ed è stata disarmata e bloccata da alcuni presenti, poi colpita da spari della polizia intervenuta sul posto.

LEGGI ANCHE – Olanda, assalto con coltello nelle vie dello shopping all’Aia: 3 feriti [VIDEO]

L’uomo è morto sulla scena. “Il sospetto, un uomo, è stato ferito a colpi d’arma da fuoco dagli ufficiali armati specializzati della City e posso confermare che è morto sul posto”, ha dichiarato Neil Basu, capo della polizia antiterrorismo. Ha anche aggiunto che l’assalitore aveva indosso un dispositivo, che si è poi rivelato un falso ordigno esplosivo. L’aggressione è iniziata intorno alle 14 locali e la zona è stata isolata dalla polizia nel giro di pochi minuti, mentre la stazione ferroviaria locale è stata chiusa. Il sindaco di Londra, Sadiq Khan, ha commentato: “Resteremo uniti e determinati di fronte al terrorismo. Coloro che vogliono attaccarci e dividerci non riusciranno farlo”, ha aggiunto, chiedendo ai cittadini di essere “vigili”. Il premier Boris Johnson ha parlato di un “fatto scioccante”, elogiando “l’immenso coraggio” degli agenti intervenuti.

Sky News, citando fonti di polizia, riferisce che un uomo, armato di coltello, è stato raggiunto da colpi d’arma da fuoco sul London Bridge.

L’UOMO FERMATO – In un primo momento Scotland Yard aveva spiegato tramite il suo account Twitter che si era verificato “un incidente”, invitando a evitare la zona, già teatro negli scorsi anni di un attacco terroristico di matrice jihadista. Successivamente la polizia ha quindi annunciato di aver “fermato” un uomo armato con coltelli che aveva attaccato diverse persone.

TERRORISMO – La Metropolitan Police di Londra ipotizza ufficialmente, in una nota pubblicata su Twitter, che l’attacco al London Bridge sia legato al “terrorismo”. Scotland Yard aggiunte tuttavia che le circostanze siano ancora “non chiare”. La polizia ha confermato poi nuovamente che “un uomo  stato colpito” dagli agenti con proiettili d’arma da fuoco (“shot”). Ma senza chiarire in che condizioni sia né di chi si tratti.

IL BILANCIO DELL’ATTACCO -La polizia ha confermato con una dichiarazione ai media che l’uom che ha accoltellato alcuni passanti nella zona di London Bridge è morto in seguito alle ferite riportate dagli spari degli agenti. La vittima, come riferito dal quotidiano britannico Guardia, che cita la conferenza stampa dell’ufficiale di polizia Neil Bausu, indossava un finto giubbotto esplosivo. L’attacco nel cuore di Londra ha provato altri cinque feriti.

LA TESTIMONIANZA – Poco distante dalla zona in cui è scoppiato il caos c’era il giornalista della Bbc John McManus, che ha raccontato gli attimi in cui sul London Bridge si è creato il panico. “Camminavo sul ponte e ho visto diverse persone che lottavano con un uomo dall’altra parte della strada. Subito dopo è arrivata la polizia e ha sparato contro quell’uomo”.

L’ATTENTATO DEL 2017 – Il London Bridge era stato lo scenario di un drammatico attentato il 3 giugno 2017, quando un furgone venne lanciato sulla folla, con i passanti poi assaliti a coltellate. Nel blitz morirono sei persone, decine furono invece i feriti. Ad agire fu un commando composto da tre assalitori che indossavano false cinture esplosive, uccisi pochi minuti dopo l’attentato dalle forze dell’ordine inglesi.

ARTICOLO IN AGGIORNAMENTO