Ore di caos al Senato mentre si discute e si vota sul ddl del premierato. Insulti, risse sfiorate, battibecchi e sedute sospese per un far west parlamentare che illustra perfettamente la tensione latente tra i partiti. Ieri lo scontro verbale tra Enrico Borghi e la ministra Casellati, accusata di aver offeso il senatore di Italia Viva. Questa mattina una rissa sfiorata tra senatori di FdI e M5s. Oggi pomeriggio l’ultimo atto di protesta organizzato dalle opposizioni: tutti i senatori uomini si sono tolti la giacca – indumento obbligatorio da indossare in Aula – per richiamare la maggioranza al “rispetto delle regole”. Una protesta che ha comportato la sospensione della seduta.

Caos al Senato, le opposizioni si levano la giacca

Tutti i senatori presenti delle opposizioni, da Sinistra e Verdi a Italia Viva, passando per Pd e M5s, si sono levati la giacca rimanendo in camicia. La spiegazione l’ha data il responsabile riforme del Pd Alessandro Alfieri: “Sono una persona mite e provo a sorridere anche nei momenti piu’ bui, ritengo che la gentilezza sia sempre il modo migliore di interpretare la politica ma davanti a tentativi come il vostro di comprimere il dibattito e arrivare a inserire anche gli interventi sull’ordine lavori nel computo complessivo dei tempi contingentati, davanti a una maggioranza sorda e all’impossibilità di trovare un terreno comune, allora mandiamo un messaggio per dire che voi da questo punto di vista avete solo da imparare da chi le regole le ha sempre rispettate”.

Caos al Senato, la rissa sfiorata tra parlamentari

In mattinata sempre nella stessa aula del Senato è stata sfiorata la rissa tra due esponenti politici, da una parte Roberto Menia (FdI) e dall’altra Marco Coratti (M5s). È stato necessario l’intervento di colleghi e commessi che hanno diviso i due. Anche in questo caso la seduta è stata sospesa per far ritornare l’ordine. Dopo un intervento di Ettore Licheri (M5s), che si è rivolto ai senatori del centrodestra dicendo “voi siete Giorgia”, sono partiti insulti reciproci. Poi Menia è scattato verso il centro dell’emiciclo dirigendosi in direzione dei banchi opposti ma è stato bloccato immediatamente dal questore Antonio De Poli. A quel punto il senatore romagnolo di M5s Coratti è andato verso Menia, a sua volta placcato dai colleghi.

Il presidente del Senato Ignazio La Russa ha annunciato che “quanto accaduto sarà oggetto dell’attenta valutazione dell’Ufficio di presidenza”. Poi ha immediatamente convocato la capigruppo. Alla fine della seduta, uscendo dal Senato, Menia ha spiegato ai giornalisti di essere stato insultato. Poi ha mostrato una foto scattata prima della rissa sfiorata in cui si vede il capogruppo del Pd Francesco Boccia che dà le spalle all’emiciclo mentre parla con i propri senatori. “Tra gli insulti ho sentito la parola culo, ma il culo lo ha mostrato Boccia e la presidenza non ha visto” ha aggiunto Menia.

Redazione

Autore