Mama Africa
Caos in Senegal e fuga dall’Ecowas di Mali, Burkina Faso e Niger: le mani della Russia Sahel

Omar Alieu Touray, presidente dell’Ecowas, la Comunità Economica degli Stati dell’Africa Occidentale, ha indetto una riunione d’emergenza per affrontare il caos nel quale è precipitato il Senegal dopo il rinvio a dicembre delle elezioni presidenziali e l’abbandono dell’organizzazione da parte di Mali, Burkina Faso e Niger. I paesi dell’Africa Occidentale riuniti ad Abuja, la capitale della Nigeria, si ritrovano davanti una situazione particolarmente complicata con il rischio che la stessa Ecowas non abbia più senso ad esistere. Il primo punto all’ordine del giorno è però ciò che sta accadendo in Senegal, dove dopo l’annullamento delle elezioni del 25 febbraio l’opposizione è scesa in piazza e la polizia è intervenuta energicamente per disperdere i manifestanti effettuando numerosi arresti, compresi diversi deputati dei partiti di opposizione.
Il Senegal è sempre stato un paese particolarmente stabile nell’area e se anche Dakar scivola nell’anarchia la situazione potrebbe diventare incontrollabile. il presidente Macky Sall è molto vicino alla Francia, ma i candidati delle opposizioni sono invece fieramente anti-francesi e questo destabilizza il paese. L’Ecowas cercherà di fare da mediatore fra il governo e l’opposizione, ma la tensione in Senegal resta altissima.
Ancora più complesso il caso dei paesi golpisti che hanno visto giunte militari andare al potere. Prima il Mali e poi il Burkina Faso ed il Niger hanno deciso di abbandonare l’Ecowas per creare la cosiddetta alleanza del Sahel, un nuovo soggetto politico e militare che dovrebbe riunificare la forze dei tre stati, ma che altro non è che un burattino nella mani della Russia. Il presidente Touray ha chiesto ai tre stati di ripensarci e di permettere all’Ecowas di cercare una mediazione diplomatica, sottolineando che serve comunque un anno per lasciare questa organizzazione e non basta una dichiarazione di intenti. I tre paesi si sono dimostrati irremovibili ed hanno anzi parlato di voler allargare la loro alleanza aprendosi a tutti gli stati dell’area che vogliano cambiare le cose. Uno sguardo va sicuramente al Senegal che sta attraversando un momento di difficoltà, ma anche alla Guinea, fuori dall’Ecowas, ma già in mano ad una giunta militare molto amica di Mosca.
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