L'Eav nell'occhio del ciclone
Caos trasporti, tra linee soppresse e ritardi: i mezzi ci sono, il servizio no

L’azienda regionale di trasporto pubblico continua a volteggiare nell’occhio del ciclone. Le polemiche, le richieste di dimissioni e le critiche si rincorrono. Così il presidente Umberto De Gregorio ha spiegato in prima persona la situazione. Apprendiamo, e ne siamo felici, che l’Eav ha messo a segno alcune buone operazioni affinché si trovassero gli strumenti giusti per garantire un servizio più efficiente ai cittadini. Ci fa piacere sapere che siano stati azzerati i debiti dell’azienda, avviati nuovi investimenti, raddoppiati i bus, aperti 40 cantieri, assunti nuovi dipendenti, acquistati nuovi treni e che ieri siano state riaperte due stazioni.
È importante però sottolineare che l’acquisto di strumenti non è stato seguito dalla messa a punto di un modello gestionale. Insomma, i mezzi ci sono, il servizio no: 193 tra ritardi, interruzioni e soppressioni dal primo maggio a oggi (cifra tratta dalle comunicazioni ufficiali pubblicate dall’Eav sulla pagina Facebook dell’azienda, Ndr) che hanno spesso lasciato i passeggeri a piedi, in attesa o al buio. O peggio ancora privi di un mezzo di trasporto pubblico. Statistiche che diventerebbero drammatiche se andassimo ad analizzarle a partire dall’inizio dell’anno. Ogni giorno, in media, sulla rete Eav ci sono tre disservizi. Problemi che hanno colpito indistintamente sia la linea flegrea che – e soprattutto – quella vesuviana. I numeri non mentono però interessano anche poco ai cittadini.
I viaggiatori hanno un unico obiettivo: prendere un treno o un bus e farlo in orario (magari pulito, confortevole e con personale adeguatamente formato). Di conseguenza, qual è la governance dell’Eav? L’azienda pare priva di due aspetti fondamentali: l’organizzazione e il Know – How giusti per garantire servizi efficienti alla cittadinanza. Apprendiamo anche che il Presidente e Amministratore unico Umberto De Gregorio non si sentirebbe solo e messo all’angolo. Ha detto, infatti, che è normale che chi è contro Vincenzo De Luca, si scagli anche contro di lui. Pare, però, che abbia dimenticato che l’Eav è un ente regionale e di conseguenza la sua gestione è un riflesso dell’amministrazione targata De Luca. Facile che l’assenza di visione propria del Governatore rispetto alle questioni della Regione sia stata assorbita anche da De Gregorio. Quindi c’è anche una questione politica alla base del disastro trasporti.
Proprio ieri, sono arrivati altri due attacchi. Uno di questi non certo lanciato dall’opposizione del Governatore. «Il miglioramento del trasporto pubblico locale resta una priorità per la Regione Campania – ha scritto su Facebook il capogruppo del Pd in Consiglio regionale Mario Casillo -, stiamo lavorando da anni per garantire un servizio sempre più efficiente, non possiamo quindi accettare che un’intera linea dell’Eav venga soppressa». Anche Legambiente Campania ha alzato la voce contro l’azienda del trasporto regionale, queste le dichiarazioni della Presidente Mariateresa Imparato: «Un ente che ha nel suo core business aziendale quello di far viaggiare treni e garantire efficienza del servizio a tutela dei pendolari e turisti, paradossalmente i treni, invece, li cancella, li sopprime: una farsa con sempre gli stessi attori protagonisti. Ma alla politica tutto questo interessa?». Sempre ieri c’è stato il Question Time in Consiglio regionale sul tema della “criticità dei trasporti”.
All’interrogazione rivolta al Governatore De Luca ha risposto l’assessore al Lavoro e Attività produttive, Antonio Marchiello: «La situazione gestionale di Eav va inquadrata nella situazione economica attuale caratterizzata da un drastico calo dell’utenza a causa del Covid. Anche il conflitto tra Russia e Ucraina, con il relativo incremento dei prezzi, sta aggravando la situazione». Insomma, il disastro non è stato causato da una cattiva gestione da parte dell’azienda e del suo Amministratore, le colpe sono da attribuire alla pandemia, alla crisi economica e alla guerra scoppiata in Ucraina. Andiamolo a spiegare a un pendolare che fa su e giù per lavorare che se il treno non passa o peggio prende fuoco sui binari, sono queste le motivazioni…
P.s. Sul lungomare di Napoli da oggi ci sarà il Festival della mozzarella di bufala. Eav ha previsto un piano straordinario per i trasporti?
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