La variante Omicron, che nelle prossime settimane diventerà dominante anche in Italia, ‘spegne’ il Capodanno. Se infatti già nelle scorse settimane molto amministrazioni locali e Regioni avevano provveduto a misure restrittive contro gli eventi in programma per la notte di San Silvestro, è stato il decreto Festività del governo Draghi a vietare in tutto il Paese la ‘movida’ di Capodanno.

Fino al prossimo 31 gennaio sono vietati eventi e feste che implichino assembramenti all’aperto. Saltano, quindi, le feste in piazza di fine anno. Ma il decreto varato in Consiglio dei ministri lo scorso 23 dicembre chiude anche le discoteche.

Una mossa che manda in crisi un settore già fortemente provato da due anni di pandemia, una delle attività economiche più penalizzate dal Coronavirus. Per questo l’obiettivo è quello di avere indennizzi consistenti: “Chiediamo un incontro urgente con il governo per sottoporre alla sua attenzione una serie di richieste, che vanno dai ristori immediati (cosa che in passato non è avvenuta) ai tempi certi di riapertura alla rimodulazione delle tasse che hanno strangolato le nostre imprese“, spiega Gianni Indino, presidente del Silb-Fipe dell’Emilia Romagna, il sindacato dei locali da ballo, che chiede “rispetto per i nostri lavoratori, le nostre famiglie, le nostre imprese” perché tante “sono sull’orlo del fallimento“.

Come riporta l’Ansa, in alcuni Comuni i sindaci si sono mossi con ulteriori restrizioni per evitare ogni rischio di contagio. A Bologna, per esempio, il sindaco Matteo Lepore ha interdetto l’accesso dalla sera del 31 alla mattina del primo gennaio a Piazza Maggiore; a Bari il primo cittadino Antonio Decaro ha vietato tutti i fuochi d’artificio, mentre a Sassari nei cenoni organizzati dai ristoranti non sono ammessi i balli e la musica si spegnerà all’una di notte.

Anche per questo l’attenzione delle forze dell’ordine è rivolta alle feste private. Nei prossimi giorni i prefetti convocheranno i comitati provinciali per predisporre servizi di prevenzione, mentre dal Ministero dell’Interno è attesa una circolare per fissare le disposizioni in vista di Capodanno. Previsto ovviamente un rinforzo dei controlli e delle multe, oltre a indagini mirate sui social network, dove vengono organizzate le feste. 

A proposito dei party illegali, sempre dal sindacato dei locali da ballo nasce la polemica sulla mossa del governo di chiudere le discoteche: “Cosa pensate che accadrà il 31 dicembre? Le persone andranno a ballare e festeggiare in luoghi abusivi, con buona pace di ogni tracciamento e misura di sicurezza”, è l’accusa di Maurizio Pasca, presidente di Silp-Fipe.

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Romano di nascita ma trapiantato da sempre a Caserta, classe 1989. Appassionato di politica, sport e tecnologia