Carabiniere ucciso a Roma, la procura chiede il giudizio immediato per i due americani

La procura di Roma ha chiesto il giudizio immediato nei confronti dei giovani americani Finnegan Lee Elder e Cristian Gabriel Natale Hjorth, i due ragazzi ritenuti responsabili dell’omicidio del carabiniere napoletano Mario Cerciello Rega ucciso a coltellate il 26 luglio scorso nel quartiere Prati della Capitale.

Ai due californiani, attualmente detenuti presso il carcere di Regina Coeli, la procura contesta anche i reati di tentata estorsione, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni in relazione all’aggressione subita dal secondo carabiniere presente quella sera, il militare Andrea Varriale.

Sulla vicenda restano diversi dubbi, soprattutto sul contesto in cui è avvenuta l’aggressione mortale ai danni di Cerciello Rega, sulla quale sono comparse nel tempo molteplici ricostruzioni. Il carabiniere venne ucciso con 11 coltellate da Finnegan: si era recato col collega Varriale in via Pietro Cossa, non lontano dall’hotel ‘Le Meridien’ dove i due americani alloggiavano, per recuperare una borsa che i due avevano sottratto qualche ora prima al presunto intermediario dei pusher Sergio Brugiatelli.