Dopo tre mesi di ribassi consecutivi, lunedì è stato certificato l’aumento delle tariffe del gas, un + 2,3% rispetto al mese di luglio (stima dell’Arera), dovuto ai tagli della produzione del petrolio da parte dell’Opec +, che porterà il greggio a superare quota 90 dollari a barile, per la prima volta dal 2023. Ecco perché quest’oggi al tavolo del vertice di maggioranza, si tornerà a parlare di strumenti per contrastare il caro bollette e benzina.
Già entro la fine del mese dovrebbe vedere la luce un nuovo decreto Bollette, destinato probabilmente a tutte le famiglie senza restrizioni. Prenderà il posto dell’ultimo decreto, con la riduzione dell’Iva sulle bollette del gas al 5%. Poi il tanto atteso bonus benzina, sempre riservato ai redditi più bassi e stimato in un accredito di 150€ per i nuclei con Isee fino a 25mila euro.
Al centro dell’attenzione anche il Superbonus, forse destinato a tornare per un’altra platea. Il governo sarebbe pronto a trasformarlo in uno strumento dedicato soltanto ai redditi più bassi, riaprendo cessioni e sconto in fattura per i lavori edilizi. Nonostante la volontà politica, per tutte e tre le manovre resta la difficoltà di trovare risorse necessarie per il finanziamento. Sviluppi attesi già nel pomeriggio di oggi.