Ai partiti: "Dobbiamo tenere la barra dritta"
Caro Bollette, manovra da 8 miliardi e Draghi scherza: “Ho un governo bellissimo, ora limitare restrizioni Covid”
“Avete visto che bravi ministri che ho… è un bellissimo governo”. Scherza Mario Draghi nel corso della conferenza stampa dopo il Consiglio dei Ministri che ha approvato i decreti per contrastare il caro bollette e per lo sblocco del credito sul Superbonus. Parole che stemperano la tensione vissuta nelle ultime ore nell’Esecutivo guidato dall’ex presidente della Bce, andato sotto quattro volte sul Milleproroghe e richiamato alla responsabilità dallo stesso presidente del Consiglio.
“Conto sui partiti per avere i risultati” ha dichiarato Draghi che è poi tornato sulle tensioni di ieri: “Ho semplicemente ricordato quello che è il mandato del governo, creato dal presidente della Repubblica, per affrontare certe emergenze e conseguire certi risultati. Se c’è bisogno, massima disponibilità dal governo al dialogo, ma dobbiamo tenere la barra dritta“.
Draghi annuncia a breve una road map per le riaperture: “Voglio uscire al più presto possibile. Quindi anche limitare le restrizioni al più presto possibile, non abbiamo una road map specifica ma è questione di giorni in modo da eliminare ogni incertezza. E’ importante per le famiglie e le imprese”. L’obiettivo è dunque uscire dalla pandemia e limitare le restrizioni “il più presto possibile”. Nella road map entrerà, gradualmente, una revisione del Green pass.
Una manovra da quasi 8 miliardi che interesserà famiglie e imprese e “senza scostamenti di bilancio”. Sei miliardi destinati contro il caro energia, 800 milioni nel 2022 per gli incentivi alle auto per la riconversione del settore automotive e gli sconti per l’acquisto di auto elettriche, ibride e poco inquinanti. Altri 400 milioni alle Regioni per fronteggiare la quarta ondata Covid e 250 milioni alla struttura commissariale per l’acquisto di farmaci antivirali. Previsti anche fondi per le famiglie dei sanitari che hanno perso la vita a causa del covid-19.
Si “sta studiando un meccanismo per cui ci sia un approvvigionamento di gas da altre fonti se dovesse venire meno quella russa. C’è una gran buona volontà da parte degli alleati per affrontare il tema della dipendenza. Una grande collaborazione. Le sanzioni debbono essere efficaci ma anche sostenibili” ha sottolineato il premier.
“L’intervento su famiglie e imprese supera i 5 miliardi e mezzo ma a questo si associano interventi volti a sostenere regioni e comuni nel gestire il problema del costo dell’energia”, ha spiegato il ministro Franco. Stando alla bozza, il decreto rinnova per il secondo trimestre 2022 le misure per contenere i rincari di luce e gas per famiglie e imprese. Un pacchetto di misure che dovrebbe valere circa 5,8 miliardi. Il provvedimento prevede l’azzeramento degli oneri di sistema sull’elettricità sia per le famiglie che per le Pmi e le imprese più grandi e la riduzione dell’Iva sul gas oltre alla riduzione degli oneri sul gas per 480 milioni. A questi interventi si aggiunge il rafforzamento del bonus sociale per 500 milioni, credito di imposta per le imprese energivore per 700 milioni e per le imprese gasivore per circa 500 milioni.
“Il governo vuole intervenire fin da ora per evitare che il rincaro dell’energia si traduca in un minor potere di acquisto delle famiglie e in una minore competitività delle imprese” fa sapere Draghi. “Ampliamo le misure sulle bollette e interveniamo in modo strutturale sulla produzione del gas italiano e per semplificare l’istallazione di impianti di energia rinnovabile”.
© Riproduzione riservata