Caro Matteo Renzi,

per stima e antiche assonanze, leggo le tue newsletter e cerco di capire dove secondo me sta il problema. Perdonami se ti consiglio una lettura. Ti consiglio la lettura di un testo di epistemologia fondamentale “la struttura delle rivoluzioni scientifiche “di T. Kuhn per suggerirti un pensiero fuori dalle chiacchiere di attualità. In quattro parole la sintesi di Kuhn è questa.

Una comunità scientifica o un solo scienziato quando formula una “idea” sono costretti a verificarla con prove sperimentali. Le prove spesso hanno la forma di “anomalie” rispetto all’idea. Gli scienziati tollerano, spesso interpretano tali anomalie per salvare l’idea che giustamente ritengono preziosa anche per loro.

Avviene però che la frequenza delle anomalie si intensifica fino ad assediare l’ipotesi teorica. Questa fase la chiama “crisi” e impone l’onere di mettere in crisi seriamente “l’idea”. Ti chiedo se ti sei mai chiesto impietosamente se l’idea dello spazio da colmare sia davvero una idea che affronta anomalie sperimentali accettabili o se nei tuoi pensieri profondi non si affacci un dubbio. Con stima e complimenti per il tuo nuovo incarico presso il Tony Blair Institute for Global Change.

Umberto Contarello

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