Il caso
Carri armati in transito nelle città, l’esercito rientra dall’esercitazione Nato

Nei giorni scorsi colonne di veicoli militari sono stati visti transitare in molte città italiane scatenando il panico e le congetture più estroverse. Molti hanno creduto che la mobilitazione militare fosse dovuta al coronavirus. E il tam tam sui social si è fatto sentire destando preoccupazione.”Del tutto prive di fondamento – ha chiarito il ministro della Difesa Lorenzo Guerini – Si tratta infatti di mezzi militari italiani che rientrano normalmente nelle caserme di appartenenza, a seguito della sospensione di tutte le esercitazioni nazionali”. L’esercitazione a cui fa riferimento il ministro è Defender Europe 20, l’iniziativa Nato che ha portato in Europa 20mila soldati americani a cui si sarebbero dovuti sommare altri 10 mila già presenti sul suolo europeo e altri 7.000 soldati di 18 Paesi membri e partner della Nato, tra cui l’Italia. Per un totale di 37 mila soldati coinvolti con un dispiegamento di oltre 13 mila mezzi tra veicoli corazzati, aerei, navi e sottomarini.
“Il ministero della Difesa e le Forze armate, in questo momento impegnate su questioni molto serie legate all’emergenza a tutela dei cittadini, invitano tutti a non dar credito alle più disparate ipotesi che circolano in rete – si legge in una nota del ministero – Il ministro Lorenzo Guerini, ancora una volta, intende ringraziare il personale militare e civile per lo straordinario sforzo che sta affrontando, con sacrificio e abnegazione, nel supportare la popolazione”.
Pochi giorni fa infatti era arrivata la decisione di Guerini di ritirare l’Italia dall’esercitazione a causa dell’epidemia di coronavirus in atto. “Gli uomini e le donne della Difesa sono in campo senza sosta per fronteggiare, in questo delicato momento, l’emergenza sanitaria – aveva detto – per garantire l’attuazione delle importanti delibere decise del Governo. Per questo ho valutato, congiuntamente con lo Stato Maggiore della Difesa e informando il Comando Nato, di non confermare il nostro contributo all’esercitazione Defender 2020. Pur sostenendo il valore strategico dell’esercitazione, ho ritenuto opportuno mantenere massimo l’apporto delle Forze Armate in questa situazione”.
L’esercitazione Usa era in programma dal 27 aprile al 22 maggio, alla quale parteciperanno anche le Forze di altri Paesi Nato, con le finalità di testare le capacità logistiche dell’Alleanza e le procedure di mobilità militare nelle zone del Nord Europa (Lettonia, Germania e Polonia). La partecipazione nazionale era limitata esclusivamente ad alcuni assetti dell’Esercito. In particolare, la pianificazione prevedeva l’impiego di un gruppo operativo della Brigata Folgore in Lettonia e un gruppo operativo della Brigata Garibaldi in Germania. “L’Italia è tra i principali contributori delle missioni Nato, Ue e Onu, e l’operato delle sue Forze Armate è riconosciuto in tutto il mondo. La Nato – ha continuato Guerini – è il pilastro fondamentale, insieme all’Unione Europea, per la nostra difesa e l’Italia continuerà a fornire il suo prezioso contributo nelle missioni internazionali per la stabilizzazione delle aree di crisi da dove provengono le minacce per la nostra sicurezza”.
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