Coordinatore del settore penale del tribunale di Napoli, figlio di Michele, che fu estensore e relatore della sentenza d’Appello che assolse Enzo Tortora dopo la condanna a 10 anni, ma soprattutto candidato al Consiglio superiore della magistratura nelle file della corrente di sinistra Area.
Parliamo di Tullio Morello, magistrato in forza al tribunale di Napoli che il prossimo 18 e 19 settembre è tra i candidati favoriti per un posto al Palazzo dei Marescialli. Ma Morello in queste ore è al centro delle attenzioni per l’articolo e il video pubblicati da ‘Il Foglio’ in cui il magistrato candidato nel collegio 3 (che comprende coloro che esercitano le funzioni in Abruzzo, Campania, Emilia-Romagna, Marche, Molise e Sardegna) fornisce giudizi ‘sopra le righe’ su due assoluti protagonisti, per cause diverse, della magistratura.
In un incontro tenuto lo scorso mercoledì 7 settembre via streaming, dedicato alla presentazione ai propri elettori delle proposte dei giudici candidati nel collegio 3 del Csm, Morello si lascia andare a parole molto forti sulla riforma dell’ordinamento giudiziario e del sistema elettorale del Csm voluto dalla ministra Cartabia, definita “una riforma canaglia”.
Nel difendere poi il sistema delle correnti contro “il qualunquismo imperante”, Morello se la prende quindi con l’ex presidente dell’Anm ed ex consigliere del Csm Luca Palamara. Quest’ultimo, ormai diventato simbolo e capro espiatorio dello scandalo delle correnti del 2019, venendo peraltro radiato dalla magistratura per decisione del Csm, viene definito “un grandissimo pezzo di m… puntini sospensivi”.
Non si è fatta attendere la reazioni dello stesso Palamara alla pubblicazione del video da parte de ‘Il Foglio’. L’ex magistrato ha infatti reso noto di aver dato mandato ai suoi legali di sporgere querela contro Morello. “La battaglia per riformare la giustizia continua ancor di più per liberare la magistratura dal gattopardismo strisciante dalla corrente di appartenenza del dottor Morello”, le parole di Palamara.