Chi siete? Cosa portate? Sì, ma quanti siete? Un fiorino! Quelli di noi cresciuti negli anni ’80 del secolo scorso hanno impresse nella memoria queste scene con Troisi e Benigni a rappresentare una simpatica dogana di fine 1400. Sulla autostrada A3 Napoli-Salerno dall’1 maggio 2024 non sono più accettate le Carte Visa e Mastercard per il pagamento del pedaggio autostradale. E la vicenda resta attuale anche in questa estate che, deo gratias, continua a essere per l’Italia e la Campania animata da flussi di turisti internazionali. Peccato che a questi viaggiatori si riservino singolari sorprese.

Tutti da tempo ormai segnalano le difficoltà nell’accogliere degnamente stranieri (ma non solo loro) a cui offrire adeguati servizi di taxi: la nostra penisola dei declini è diventata anche famosa per le code interminabili agli aeroporti e stazioni, vista la cronica mancanza di taxi in virtù di numeri sempre esigui di licenze rispetto alle necessità. A conferma della forza di chi gode di rendite di posizione coperte da troppa classe politica, a danno dei cittadini e consumatori.

Ora gli utenti della Napoli-Salerno patiscono anche la scelta fatta dalla società SPN, concessionaria della tratta, per cui ai caselli non sono ammesse le più importanti carte internazionali con la grottesca ammissione di una delle più esclusive, cioè la American Express. Una tale inefficienza nel sistema di pagamento (che accetta solo American Express e Bancomat del circuito Fastpay) non solo provoca disagi ai singoli, ma contribuisce anche alla formazione di lunghe code, soprattutto nei fine settimana e durante le giornate di esodo estivo, proprio quando il traffico è particolarmente intenso e servirebbe offrire più servizi agli automobilisti.

A oggi risulta incomprensibile la mancata possibilità di utilizzare i metodi di pagamento più comuni. Con utenti che devono pagare in monete, non avendo alternative. Mentre si spinge per offrire ogni opzione possibile per pagare, agevolando anche i pagamenti elettronici, qui abbiamo un caso di scelte irrazionali che vanno nel senso opposto, moltiplicando disagi. E tutto ciò anche nell’estate in cui è partito il nuovo scalo aeroportuale Salerno-Costa d’Amalfi. Lunga 52 chilometri, la tratta in questione risulta strategica perché rappresenta l’arteria di congiungimento tra l’A1 Milano–Napoli e l’A2 Salerno–Reggio Calabria. C’è anche da dire che il pedaggio della A3 è particolare: si paga una tariffa fissa che varia da 2,30 a 5,90 euro in base alla classe del veicolo, e non in base ai chilometri percorsi.
L’estate è anche un periodo di viaggi e vacanze, ma per molti automobilisti che si trovano a percorrere l’Autostrada A3 diventa un viaggio nel tempo, nel passato e un’odissea ricca di code e frustrazione. Non c’è dubbio. Abbiamo un grande futuro alle spalle.

Antonluca Cuoco

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