Casa di riposo focolaio, 32 contagiati: “Tamponi solo dopo i primi tre morti”

Padre Alessio Romano

Sette decessi in meno di due settimane e così, nella casa di riposo a Madonna dell’Arco, frazione del comune di Sant’Anastasìa, nel napoletano, è scattato l’allarme coronavirus. Nella notte sono arrivati i risultati di 70 tamponi sui 107 effettuati: positivi al covid-19 ben 32 persone tra ospiti e dipendenti della struttura.

Negativi invece, il priore dei Domenicani, padre Alessio Romano e i confratelli che vivono nel santuario, attualmente chiuso al pubblico, che ospita la residenza per anziani. Tra i dipendenti risultati positivi al tampone ci sono anche dipendenti che arrivano da altri comuni: Somma Vesuviana, Ottaviano, San Giuseppe Vesuviano, Cicciano, Pollena Trocchia, Acerra, Volla. Circostanza che fa crescere la paura che il contagio sia andato oltre i confini della piccola frazione.

Gli anziani affetti da Covid-19 sono stati isolati in stanze singole, in attesa di conoscere l’esito degli altri degenti.

“Il primo tampone è stato richiesto dal medico curante di un degente il 17 di marzo: sono venuti ad effettuarlo solo il 23 marzo, in seguito a ben tre morti due dei quali risultati positivi. Sette giorni fondamentali”. E’ la denuncia del priore del Santuario della Madonna dell’Arco, padre Alessio Romano. “Solo allora – ha aggiunto padre Alessio – chi di dovere ha compreso che ciò che noi avevamo chiesto era urgente ed importante. Nonostante le sollecitazioni, mie e del medico curante, il risultato è giunto solo dopo che ci è scappato il morto”.

“Non avrei mai voluto dover scrivere questo post – scrive padre Alessio sulla propria pagina Facebook -, ma le voci, i pettegolezzi, i giudizi che stanno debordando dal web e sui telefonini in queste ore, mi impongono di non restare in silenzio. La mia priorità è stata, fin dal principio di questa emergenza e ancor prima che fossero adottate in tutta Italia misure ad hoc, di tutelare le persone. I degenti della Residenza Sanitaria Anziani, i dipendenti, i confratelli, tutti. L’ho fatto subito, adottando misure di prevenzione ancor prima che queste ultime diventassero regole imposte da Governo, Regione, Asl. Ho deciso io di prenderle, conscio che mio dovere è rassicurare, garantire un clima di serenità. Purtroppo il nemico non è di quelli da sottovalutare e noi non lo abbiamo fatto. Leggo commenti che creano allarmismi inutili e che profittano del momento difficile sostenendo che tutto ciò sarebbe colpa nostra, mia e dei Domenicani, mia e della direzione della Rsa. Smettetela, perché non sapete di cosa state parlando! Tuttora, dopo circa 16 ore l’Asl non ha ancora consegnato tutti i risultati. Io stesso ho un risultato ufficioso, per quel che mi riguarda”.