"Lo Statuto? L'ex premier vuole tenerlo segreto"
Casaleggio alimenta il caos 5 Stelle: “Conte vuole partito del ‘900, Grillo fedele al V-Day”
Prova a gettare ulteriore benzina sul fuoco Davide Casaleggio, facendo leva sulle divergenze nel nuovo Movimento 5 Stelle tra il garante Beppe Grillo e il capo politico Giuseppe Conte. Il presidente dell’associazione Rousseau prova a togliersi qualche sassolino commentando a Radio Capital le parole dette ieri da Grillo nel corso della sua assemblea con in parlamentari 5 Stelle a Roma.
Nel suo discorso, l’ex comico non ha ufficializzato lo strappo con l’ex premier, sottolineando tuttavia alcuni aspetti sui quali prova a far leva Casaleggio. “Penso che ci siano visioni diverse del Movimento che stanno emergendo. E’ il momento più difficile per il Movimento” commenta, sottolineando che “durante quest’anno sono state commesse una serie di violazioni di principi e regole che hanno sempre caratterizzato M5S e che hanno attratto tante persone. Ma se questi principi vengono meno, le persone si disaffezionano”.
Sul nuovo Statuto, che dovrebbe essere annunciato all’inizio della prossima settimana, Casaleggio stuzzica Conte: “Le sue idee non mi sono ancora chiare e non ho capito perché abbia tenuto segreto questo statuto. Non è con uno statuto che si fa un movimento. Sembra piuttosto un partito del ‘900”.
Sul tema dei due mandati, uno dei principali punti di divisione tra Grillo e Conte, Casaleggio ricorda che si tratta di “uno dei tre principi che avevamo proposto nel V-Day, ancora prima della nascita del Movimento: due mandati e poi a casa, semplicemente per far partecipare i cittadini alla politica”. Tema sul quale “Grillo mi sembra che anche ieri abbia ribadito il suo punto di vista sui due mandati, crede fortemente che sia alla base della parte fondativa del M5S”.
Il presidente di Rousseau minaccia inoltre possibili ricorsi dopo il lancio della nuova piattaforma SkyVote. “Questa piattaforma non la conosco, non posso esprimere un giudizio. Posso dire sul processo di legittimità di questa votazione. Nello Statuto è scritto che le votazioni devono essere fatte su Rousseau e verificate da Rousseau. Questo non avverrà a quanto pare ed esporrà a possibili ricorsi”.
Infine tende la mano ad Alessandro Di Battista: “Con lui c’è un rapporto di amicizia. Adesso penso che sia focalizzato su altri progetti e poi deciderà cosa è più utile fare”.
© Riproduzione riservata