Dopo il caso di Casal di Principe, le ruspe non si fermano nemmeno a Pianura, quartiere della periferia di Napoli. Questa volta tocca alle famiglie Ciotola, due nuclei familiari con 4 minori al seguito. La loro casa in via Vicinale Masseria Grande numero 6 sarà abbattuta entro pochi giorni. “Alle 8.30 mi sono trovato con le forze dell’Ordine sotto casa, mi hanno detto che dovevo sgombrare casa – ha raccontato uno degli abitanti della casa qualche giorno fa – La legge italiana oggi non aiuta più nessuno. Nel giro di 24 ore ci riamo ritrovati in mezzo alla strada: due mogli, due mariti e 4 bambini buttati lì”.

“I ragazzi erano molto entusiasti che iniziava la scuola e invece è arrivata questa brutta batosta. Non ho parole per spiegare il duro colpo che hanno avuto i bambini psicologicamente”, continua uno degli abitanti in un video diramato dal Coordinamento dei Comitati per il Diritto alla Casa della regione Campania.

Giovedì sera in tanti hanno partecipato alla fiaccolata in sostegno alla famiglia organizzata dall’Associazione Popolare Casa Mia. Cittadini e comitati hanno marciato e si sono seduti in via Montagna Spaccata per protesta contro quello che definiscono “un abuso contro la povera gente”. Dalle 19 la via principale di Pianura è rimasta bloccata per un’ora e mezza dal gruppo di manifestanti con cartelli e candele in mano.

“Le famiglie hanno sgomberato e sono momentaneamente ospiti dai vicini di casa – spiega Valeria Vitolo del comitato per il Diritto alla Casa della regione Campania – Stanno provando a fare incidenti di esecuzione anche i vicini perché la casa è attaccata alle altre e danneggerebbe gli immobili non oggetto di demolizione. Inoltre hanno provato a richiedere alloggi popolari al comune, nessuna risposta”. La demolizione è prevista per lunedì 20 settembre. “Le famiglie hanno provato ad incontrare il ministro Carfagna, che gli ha detto che settimana prossima ci sarà un tavolo tecnico – continua Vitolo – Ma la settimana prossima per queste famiglie sarà troppo tardi”.

Alla fiaccolata hanno partecipato in tanti per esprimere solidarietà alle famiglie ma anche per riportare all’attenzione il fatto che sono tantissime le case abusive da abbattere in tutta la Campania, molte a Pianura. “Dove andranno tutte queste famiglie a cui abbatteranno quelle che sono prime case di necessità? – dice una signora – Non è giusto quello che stanno facendo, tutta Pianura dovrebbe andare a terra”. E la sfiducia dei cittadini nei confronti delle istituzioni cresce, tanto che molti hanno dichiarato di non voler andare a votare per le prossime amministrative.

“Ancora una tragedia incombe su persone povere che non hanno nient’altro che questa umile casa, nessuna assistenza né morale né materiale da parte di nessuno”, dice un altro signore mentre partecipa alla manifestazione. Il problema è ancora più sentito perché a finire in strada stavolta ci sono anche 4 minori. “Questi bambini hanno iniziato la scuola, in che condizioni? Con quale stato d’animo?”, dice Emanuela Vitale, cittadina di Pianura che da anni lotta per far fermare le ruspe.

“Non ci fermeremo, chiederemo ancora l’intervento della politica nazionale. Solo così si può risolvere questo problema che ormai ha una portata enorme”, ha detto Fabio Zippo Cipriano, uno dei referenti dei comitati. “È vergognoso che in Campania si continuino ad abbattere le case di poveri privati cittadini e non venga demolita la grossa speculazione edilizia affaristica che ha rovinato il territorio Campano – ha concluso Vitolo – Vogliamo l’intervento della politica nazionale per risolvere questo dramma che è di dimensioni enormi e va affrontato adesso”.

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Giornalista professionista e videomaker, ha iniziato nel 2006 a scrivere su varie testate nazionali e locali occupandosi di cronaca, cultura e tecnologia. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Orgogliosamente napoletana, si occupa per lo più video e videoreportage. È autrice anche di documentari tra cui “Lo Sfizzicariello – storie di riscatto dal disagio mentale”, menzione speciale al Napoli Film Festival.