Persona non grata“. Con questa motivazione le autorità russe hanno espulso un diplomatico italiano, Claudio Pacifici, chiedendogli di lasciare il Paese nel giro di 24 ore. E’ quanto riporta l’agenzia stampa Sputnik citando un comunicato ufficiale del ministero degli Esteri russo e spiegando che si tratta di una risposta all’azione simile condotta da Roma e relativa al caso di spionaggio in cui è stato coinvolto l’ufficiale di Marina Walter Biot.

“Il 26 aprile, l’ambasciatore a Mosca Pasquale Terracciano è stato invitato presso il ministero degli Esteri russo, presso il quale gli è stata consegnata una nota in cui si chiede che Curzio Pacifici, assistente addetto alla Difesa e addetto Navale dell’ambasciata italiana in Russia, è stato dichiarato persona non grata in risposta alle azioni non amichevoli e senza fondamento delle autorità italiane contro l’ufficio dell’attache militare dell’ambasciata russa a Roma. Il funzionario sopracitato deve lasciare il territorio della Federazione Russa entro 24 ore”, si legge nella nota della diplomazia russa.

Immediata la reazione del ministero degli Esteri italiano che ritiene infondata e ingiusta la decisione delle autorità russe di espellere un funzionario diplomatico dell’ambascia di Mosca. Lo si legge in una nota della Farnesina. “Abbiamo appreso con profondo rammarico della decisione della Federazione Russa di espellere l’addetto navale aggiunto dell’ambasciata d’Italia a Mosca con un preavviso di 24 ore. Consideriamo la decisione infondata e ingiusta perché in ritorsione ad una legittima misura presa dalle autorità italiane a difesa della propria sicurezza”, si legge.

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Napoletano doc (ma con origini australiane e sannnite), sono un aspirante giornalista: mi occupo principalmente di cronaca, sport e salute.