Caso Pozzolo. Ventitré giorni dopo la festa di Capodanno di Rosazza, dai Ris di Parma arriva il primo risultato scientifico sull’inchiesta che vuole fare luce sulla “sparatoria” del veglione a cui ha partecipato anche il sottosegretario alla giustizia Andrea Delmastro.

Un colpo di pistola partito all’una e mezza della notte nella sede della pro loco. La pistola North American Arms LR22 è risultata essere di proprietà di Emanuele Pozzolo, deputato di Fratelli d’Italia e amico di Delmastro. 

Oggi è arrivo il risultato dello stub: è positivo. Sono stati depositati alla Procura di Biella  i risultati dello eseguiti sulle mani e sugli abiti di Emanuele Pozzolo, il deputato dalla cui arma è stato esploso il colpo che nella notte di Capodanno ha ferito un uomo a Rosazza, nel Biellese. Lo conferma la procuratrice Teresa Angela Camelio che sottolinea come gli esiti, che sono stati messi a disposizione delle parti poichè positivi, “confermano la prospettazione iniziale.”

Corsaro, legale di Pozzolo: ” Non abbiamo ancora i documenti, esiti dai giornali”

 “E’ sorprendente verificare che questa mattina sui giornali ci sono le notizie e invece noi non abbiamo ancora i documenti, non abbiamo nulla di questi risultati di quest’esame”. Così Andrea Corsaro, avvocato difensore di Emanuele Pozzolo, sugli esiti dello Stub, la ricerca delle tracce di polvere da sparo su mani e abiti del parlamentare che hanno dato esito positivo. “Non ho ancora avuto modo di avere gli esiti né sono stati forniti ai nostri consulenti. Chiederemo di averli alla Procura della Repubblica ma al momento non li abbiamo ancora avuti”, conclude Corsaro

La Procura: “Esiti dovranno essere valutati con ulteriori accertamenti”

Gli esiti “dovranno esser valutati e compendiati con gli ulteriori accertamenti dattiloscopici e biologici (richiesti, rispettivamente dalla Procura e dalla difesa della persona sottoposta ad indagini), nonché con gli accertamenti balistici affidati al consulente tecnico Dr.ssa Sorropago con la presenza dei consulenti tecnici di parte. In relazione allo Stub – conclude la procura – eseguito esclusivamente sulla persona di Pozzolo, si specifica che al momento del fatto non vi era alcuna evidenza tale da rendere necessaria l’esecuzione del medesimo sui pochi soggetti rimasti in loco, ne’ tantomeno, tale accertamento, può esser eseguito indiscriminatamente e a livello preventivo senza alcuna ricostruzione alternativa (fornita e/o emergente) al momento dei fatti”.

“Non era necessario eseguire lo Stub su altri soggetti”

In relazione all’esame dello Stub, per la ricerca di polvere da sparo, “eseguito esclusivamente sulla persona di Pozzolo, si specifica che al momento del fatto non vi era alcuna evidenza tale da rendere necessaria l’esecuzione del medesimo sui pochi soggetti rimasti in loco”. Lo scrive, in un comunicato stampa, il procuratore di Biella, Teresa Angela Camelio. “Né tantomeno, tale accertamento, – si legge ancora – può essere eseguito indiscriminatamente e a livello preventivo senza alcuna ricostruzione alternativa (fornita e/o emergente) al momento dei fatti. Le indagini proseguono”.

 

Redazione

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