Il voto
Caso Santanché, bocciata la mozione di sfiducia. La ministra non si presenta: “Il Parlamento è sovrano. Non era necessario andare”
Con 213 no e 121 sì, la Camera dei Deputati ha respinto la mozione di sfiducia, presentata da Francesco Silvestri del Movimento 5 Stelle e sostenuta dalle altre opposizioni, nei confronti della ministra del Turismo Daniela Santanché: uscita indenne con due voti in più rispetto a quelli ottenuti da Matteo Salvini.
Al centro delle indagini con la società Visibilia per truffa aggravata ai danni dello Stato, riguardante le indennità del Covid incassate mentre i dipendenti continuavano a lavorare, seguendo l’esempio del vicepremier non si è neanche presentata in aula: “Nessuno mi ha mai chiesto di dimettermi – ha precisato ai microfoni di Repubblica – fatevene una ragione. Il parlamento è sovrano e il voto è stato chiaro. La mia assenza? “Sono già stata al Senato l’altra volta, non è necessario farlo sempre. Ho impegni importanti a Napoli. Attualmente sono in viaggio”
Braga: “Chi commette leggerezze lascia, ovunque”
Erano state le opposizioni in un fronte quasi unanime, a chiedere alla premier Meloni di destituire Daniela Santanchè dal suo incarico . In aula quest’oggi la presidente del gruppo Pd Chiara Braga, annunciando il voto favorevole del suo partito alla mozione di sfiducia, ha sottolineato alcuni motivi che hanno spinto ministri di altri governi europei a dimettersi. Ha chiarito che il loro intento non è giudicare su una persona in attesa di giudizio per truffa aggravata ai danni dello Stato, ma impedire che le istituzioni siano coinvolte in un processo che coinvolge un ministro accusato di appropriazione indebita di denaro pubblico in un momento critico per il paese: “Ovunque, chi commette leggerezze, lascia. Ovunque tranne qui. Ricordiamo che Santanché in passato ha chiesto dimissioni ad altri onorevoli per una tesi di laurea copiata, una vacanza nel bel mezzo di un’alluvione, l’assunzione di una colf in nero, un comportamento aggressivo nei confronti dei collaboratori”.
Giachetti: “Un peccato l’assenza della regina delle dimissioni”
Durante la seduta parlamentare, il deputato di Italia Viva Roberto Giachetti ha confermato il voto contrario del suo gruppo alla mozione di sfiducia, affermando: “Non possiamo permettere che le vicende giudiziarie influenzino la nostra attività politica”. Tuttavia, ha fatto notare con ironia: “Mi rivolgo alla signora ministra che è assente, e questo è un peccato, perché sarebbe stato interessante vedere ‘la regina delle dimissioni’, la quale ha chiesto le dimissioni di numerosi ministri nel corso degli anni, presentarsi in questa Camera” ricordando le circa 18 richieste avanzate da Santanchè nei confronti di altri ministri tra cui Speranza, Di Maio, Azzolina e Boschi.
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