Potrebbero essere “una possibile forma di vita” le tracce di molecole organiche trovate dal rover Perseverance in missione su Marte. E’ quanto sostiene la Nasa, l’agenza aerospaziale degli Stati Uniti. Serviranno ulteriori analisi perché le molecole, che contengono idrogeno, ossigeno e carbonio, potrebbero essere riconducibili a una qualche forma di vita “di antica biologia” oppure no sul pianeta rosso. Perseverance è atterrato nel cratere Jezero di Marte nel febbraio 2021 e sta raccogliendo campioni di roccia e altri materiali dalla superficie marziana.

“Adesso sappiamo che il rover si trova nel posto giusto” ha spiegato l’amministratore per la Scienza della Nasa Thomas Zurbuchen, nel corso della conferenza stampa. Due le ipotesi al vaglio degli scienziati americani: le molecole scoperte potrebbero confermare la presenza di forme di vita esistite in passato su Marte o essere il risultato di processi chimici che non implicano la vita come già accaduto in missioni avvenuto negli ultimi dieci anni.

Gli esperti del Jet Propulsion Laboratory (Jpl) della Nasa precisano infatti che molecole del genere possono essere prodotte da processi chimici che non implicano la presenza di vita. Quel che però conforta è che -come riporta l’Ansa – le ultime quattro rocce collezionate da Perseverance a partire dallo scorso 7 luglio sono sedimentarie, diverse da quelle ignee che da circa un anno fa ha cominciato a raccogliere in un altro punto del cratere Jezero.

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Napoletano doc (ma con origini australiane e sannnite), sono un aspirante giornalista: mi occupo principalmente di cronaca, sport e salute.