Il capo dello Stato ha deposto una corona sulla Tomba del 'soldato senza nome'
Centenario Milite Ignoto, Mattarella: “Il pensiero va a chi ci ha lasciato l’Italia democratica”

A cento anni dalla tumulazione del ‘soldato senza nome’ nel sacello dell’Altare della Patria, le cerimonie per il “Giorno dell’Unità Nazionale” e la “Giornata delle Forze Armate” partono dal ricordo di quell’importante momento storico, che unì l’Italia nell’omaggio a tutti i caduti in guerra.
Questa mattina, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha deposto una corona sulla Tomba del Milite Ignoto in occasione del Giorno dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate. In occasione del centanario, si è voluto ripercorrere il viaggio del Milite Ignoto con un treno rievocativo partito da Aquileia e arrivato l’altro ieri a Roma. Lo stesso percorso fatto cent’anni fa.
Il pensiero di Mattarella
“In questo giorno il pensiero va a quanti hanno sofferto, sino all’estremo sacrificio, per lasciare alle giovani generazioni un’Italia unita, indipendente, libera, democratica”. Con queste parole, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricordato il solenne momento con un messaggio inviato al ministro della Difesa, Lorenzo Guerini.
E nel ricordare tutte le vittime delle guerre, il capo dello Stato ha scritto: “L’intero popolo italiano guarda con sentimenti di commozione a tutte le vittime delle guerre. La loro memoria rappresenta il piu’ profondo e sincero stimolo ad adempiere ai doveri di cittadini italiani ed europei“.
In occasione della Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze armate, il capo dello Stato ha detto: “Si ricordano quest’anno quattro importanti anniversari: 160 anni dell’Unita’ d’Italia, 150 anni di Roma Capitale, 100 anni del trasferimento al Vittoriano della salma del Soldato Ignoto, 75 anni di Repubblica. Momenti fondamentali della nostra storia che troveranno solenne il 4 novembre, Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, all’Altare della Patria“.
“Fratellanza tra cittadini e Forze Armate”
Mattarella ricorda poi che “il centesimo anniversario della traslazione del Soldato Ignoto all’Altare della Patria richiama alla coscienza nazionale l’immane sacrificio delle Forze Armate e del Paese intero nei conflitti che hanno attraversato la storia europea del ‘900″.
Nel ricordare il sacrificio delle vittime della Grande Guerra, il Capo dello Stato, nel messaggio inviato al titolare della Difesa Guerini, ha scritto: “La nostra storia è segnata dalla tragedia della Prima Guerra Mondiale: nel dolore condiviso si è cementato un sentimento di fratellanza inestinguibile tra il Paese e i cittadini in uniforme. Oggi – ha aggiunto il presidente della Repubblica – gli eredi di quelle tradizioni confermano di un patrimonio di virtu’ civiche, di coeso, responsabilita’, a disposizione del Paese”.
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