L'arma speciale
Che cos’è il Poseidon, il siluro nucleare sottomarino di Putin: “Distrugge le città con tsunami di 100 metri”

Poseidon, evoca il mare già da subito. È il nome di un’arma speciale di cui sarebbe in possesso il Presidente della Russia Vladimir Putin. In questi giorni di guerra in Ucraina – oggi il 30esimo dall’invasione russa – si parla molto di armi: dai droni turchi ai missili ipersonici, dalle armi chimiche alla paura nucleare. Questa del Poseidon è stata una sorta di suggestione cominciata come una voce, negli anni scorsi, poi confermata dallo stesso presidente. È stata raccontata nei termini dell’“arma segreta” nelle mani di Putin.
Se ne sta parlando parecchio in queste ore. Si tratta di un drone sottomarino armato di testata nucleare. Potrebbe anche generare tsunami alti 100 metri, capaci di radere al suolo in pochi minuti le città costiere. I danni e le vittime sarebbero inimmaginabili. L’arma è definita “siluro autonomo a propulsione nucleare intercontinentale” o drone sottomarino nucleare.
Dell’esistenza del Poseidon se ne parlava già nel 2015. Putin ha confermato lo sviluppo del missile nel 2018. È lungo circa due metri, largo di circa due metri di diametro, pesa circa 100 tonnellate secondo quanto scrive Eurasian Times, molto più grande del Mark 48 in possesso della Marina militare degli Stati Uniti. Quello che all’inizio era sembrato un bluff di Putin è stato infine rilanciato da diverse fonti compresa la CNN.
Le forze russe avrebbero testato nell’Artico l’arma. Poseidon sarebbe stata immortalata da immagini satellitari. La versione più recente, secondo l’agenzia di stampa russa Tass, sarebbe capace di raggiungere i 200 chilometri orari. Potrebbe viaggiare in acqua a una profondità di oltre un chilometro, perciò quasi impossibile da intercettare. Dal fondale marino riuscirebbe facilmente a eludere qualsiasi difesa navale.
“Un’arma nucleare ben posizionata vicino a una zona costiera, un ordigno con una resa compresa tra 20 megatoni e 50 megatoni, potrebbe certamente sprigionare talmente tanta energia da eguagliare lo tsunami del 2011, e forse molto di più. Sfruttando l’effetto di amplificazione del fondale marino, sono possibili onde di tsunami che raggiungono i 100 metri di altezza”, ha affermato il fisico Rex Richardson a Il Messaggero.
Pur avendo allertato i sistemi di deterrenza nucleare, e annunciato che in caso di minaccia alla nazione russa sarebbero usate le armi nucleari, Mosca nega di voler ricorrere a queste armi. Lo ha commentato oggi a Roma anche l’ambasciatore in Italia Sergey Razov. Improbabile che la Russia possa usare un’arma del genere di Poseidon per attaccare le città ucraine sul mare – come per esempio Odessa. Scatenare una simile potenza di fuoco porterebbe inevitabilmente a una reazione occidentale e quindi a una terza guerra mondiale.
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