Una psicosi da non sottovalutare
Che cos’è la depressione post-partum e perché è importante la prevenzione

La nascita di un bambino è qualcosa di meraviglioso, è un momento unico nella vita che le neo-mamme non dimenticheranno mai. Ma può anche provocare la cosiddetta depressione post-partum (DPP). La durata della depressione può variare e maggiore è, più grandi sono gli eventuali problemi psicologici. La DPP ha anche ha effetti negativi sul neonato che può sentirsi confuso, triste e disorientato in quanto la mamma non è né presente né coinvolta.
Nei casi più gravi la depressione post-partum viene chiamata postparto psicosi e secondo l’European Psychiatry si manifesta nel 0.1-o.2% dei casi. In questi casi c’è un’aumento della possibilità di suicido o infanticidio. Da un punto di vista medico, la DPP è la complicazione più importante collegata alla nascita di un bambino. Le ricerche effettuate dalla rivista europea hanno dimostrato che il 10-15% delle neo mamme ne sono affette.
La depressione viene per diversi motivi che possono includere la mamma che già in passato ha sofferto di depressione o ansia, una relazione problematica con il proprio partner, violenza domestica, una mancanza di supporto da parte della famiglia e amici, eventi stressanti o un’attitudine negativa durante la gravidanza. Anche vedere il cambiamento del proprio corpo può essere una motivazione valida della DPP.
In Italia sono pochi gli studi condotti sulla depressione post partum. Uno dei pochi è quello condotto dall’Istituto Superiore di Sanità: “Prevenzione e intervento precoce per il rischio di depressione post partum“. Sottovalutare questo disturbo può rappresentare una grave carenza nella sanità pubblica proprio per questo lo studio oltre ai risultati, illustrata anche un’applicazione del modello d’intervento da utilizzare ideato su esperienze scritte dalle Unità Operative e da diversi Centri clinici. La DPP è un disturbo prevenibile fin da subito, basta solo stare attenti e non sottovalutare i sintomi e i sentimenti della neo mamma pre, post e durante il parto.
Nel caso in cui si nota un principio di depressione è necessario attivare e implementare programmi di prevenzione e trattamento precoce della depressione post partum. La DPP non è da confondere con il baby blues, che in italiano significa malinconia del bambino. La differenza principale tra la DPP e la baby blues è la durata. Infatti, il sentimento di nostalgia è strettamente legato alla reazione emotiva all’esperienza del parto e si risolve entro i primi 10-15 giorni dal parto. Nella DPP invece la durata varia tra i tre e sei mesi ma nel 25-30% dei casi può arrivare anche ad una durata di un anno.
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