Il caso
Che cos’è la variante brasiliana del coronavirus, primo positivo tracciato in Italia

È un uomo, tracciato all’ospedale di Varese, il primo contagiato in Italia alla variante brasiliana del coronavirus. A farlo sapere, in un comunicato, la direzione dell’Ats Insubria. “Un uomo, rientrato nei giorni scorsi dal Brasile all’aeroporto di Malpensa via Madrid, è risultato positivo al tampone disposto da Ats Insubria in ottemperanza alla recente ordinanza ministeriale del 16 gennaio. Il soggetto – si legge nella nota – è in buone condizioni di salute, ma precauzionalmente è stato ricoverato per accertamenti presso il reparto di malattie infettive diretto dal prof. Grossi, dopo che la variante era stata identificata dal laboratorio di microbiologia diretto dal prof. Maggi. Anche i familiari del caso sono stati sottoposti in sorveglianza da Ats e sono state avviati gli accertamenti conseguenti”.
L’Ats sta monitorando la situazione con la direzione Welfare della Regione Lombardia e dall’Istituto Superiore di Sanità. L’Azienda sottolinea anche he sono state adottate “tutte le misure di sanità pubblica previste dai vigenti protocolli sanitari per il controllo della diffusione della variante brasiliana sul nostro territorio e, ad oggi, la situazione non è motivo di allarme”.
La variante B.1.1.28 è stata definita variante “brasiliana” e ribattezza P.1. Esprime una costellazione unica di mutazioni, tra cui la E484K, comune alla variante “sudafricana”, quella più temuta perché potrebbe indebolire la risposta anticorpale in persone già infettate o vaccinate. Il ceppo brasiliano è stato individuato in altri sei Paesi al mondo, tra cui il Giappone. La criticità più grave riguarda la situazione che colpisce lo stato di Amazonas. La capitale Manaus, come scrive il Corriere della Sera, è un caso di studio, con il 76% dei colpiti nella prima ondata, e al momento stupiscono i contagi attuali. Perché ci si aspettava un’elevata soglia di immunità.
Il Brasile è il terzo Paese più colpito al mondo, con oltre 8 milioni e 800mila contagi e oltre 217mila morti, secondo i dati della Johns Hopkins University. La pandemia è stata in molte occasioni minimizzata se non proprio negata da parte del Presidente Jair Bolsonaro.
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