Un’ulteriore stretta alle misure anti-covid in Zona Rossa. E quindi il livello di restrizioni viene definito Zona Rossa Rafforzata. Non è la prima volta che si ricorre a tale sintesi giornalistica, utile a descrivere le nuove misure adottate dalla Regione Puglia a partire dal 27 marzo al 6 aprile. Il Presidente della Puglia Michele Emiliano ha emanato l’ordinanza che detta le misure urgenti. Una disposizione che limita ulteriormente le attività dei cittadini.

La Puglia è passata in Zona Rossa dal 15 marzo. “Stiamo attraversano la terza ondata del Coronavirus, con l’incognita delle varianti che ci tiene sempre in allerta. Queste misure temporanee hanno lo scopo di tutelare al meglio la salute pubblica – ha spiegato Emiliano – Abbiamo recepito le istanze arrivate da sindaci, presidenti delle province e partenariato che avevano espresso l’esigenza di misure più stringenti rispetto a quelle nazionali per arginare la diffusione dei contagi in vista delle festività”.

L’ordinanza numero 88 è stata emanata dopo un approfondito confronto con i sindaci, i presidenti delle province pugliesi e con il partenariato istituzionale: Confartigianato Imprese, CNA, Confindustria, Confcommercio, Confesercenti, Confcooperative, Legacoop, Confapi, Casartigiani, CLAAI, Coldiretti, Confagricoltura, CIA, Copagri, Ugl e Cgil, Cisl e Uil. “Abbiamo fatto in modo che le regole siano uniformi su tutto il territorio regionale, senza creare disparità tra territori e comunità”.

La Zona Rossa Rafforzata vieta “gli spostamenti dal Comune di residenza, domicilio o abitazione verso altri comuni della Puglia, nonché gli ingressi e gli spostamenti in Puglia delle persone non residenti, per raggiungere le ‘seconde case’ in ambito regionale, salvo che per comprovati motivi di necessità o urgenza”; “gli orari degli esercizi di tutte le attività commerciali consentite dal DPCM 2 marzo 2021 in zona rossa (art.45) disponendo la chiusura alle ore 18,00, ad eccezione delle attività di vendita di generi alimentari, di carburante per autotrazione, di combustibile per uso domestico e per riscaldamento, delle edicole, dei tabaccai, delle farmacie, delle parafarmacie”.

L’ordinanza limita “ogni forma di assembramento all’interno degli esercizi di tutte le attività commerciali consentite dal medesimo DPCM in zona rossa (art.45), mediante sospensione delle attività limitatamente alle giornate del 28 marzo (domenica delle Palme) del 4 aprile (Santa Pasqua) e del 5 aprile (Lunedì dell’Angelo) 2021, ad eccezione delle attività di vendita di carburante per autotrazione, di combustibile per uso domestico e per riscaldamento, di fiori e piante, delle edicole, dei tabaccai, delle farmacie e delle parafarmacie”; ribadisce “che le attività commerciali si svolgano a condizione che sia assicurato, oltre alla distanza interpersonale di almeno un metro, che gli ingressi avvengano in modo dilazionato e che venga impedito di sostare all’interno dei locali più del tempo necessario all’acquisto dei beni, nel rispetto dei contenuti di protocolli di sicurezza vigenti”; prevede “che l’attività di asporto dei servizi di ristorazione, ove consentita dal DPCM 2 marzo 2021 (art.46, co.2), sia svolta dalle ore 18.00 in poi, tramite prenotazione preventiva on-line o per telefono ed a condizione che siano adottate modalità organizzative che limitino al massimo code, file o assembramenti”; ribadisce che “è fatto obbligo nei locali pubblici e aperti al pubblico, nonché in tutti gli esercizi commerciali di esporre all’ingresso del locale un cartello che riporti il numero massimo di persone ammesse contemporaneamente nel locale medesimo, sulla base dei protocolli e delle linee guida vigenti”.

Disposizioni anche per i datori pubblici di limitare “la presenza del personale nei luoghi di lavoro per assicurare esclusivamente le attività che ritengono indifferibili e che richiedono necessariamente tale presenza, anche in ragione della gestione dell’emergenza. Il personale non in presenza presta la propria attività lavorativa in modalità agile” e allo stesso modo ai datori privati di “limitare la presenza dei dipendenti nei luoghi di lavoro per assicurare esclusivamente le attività che ritengono indispensabili e che richiedano necessariamente tale presenza, utilizzando per il restante personale la modalità di lavoro agile”.

Dall’inizio dell’emergenza i contagi in Puglia sono stati 182.779, le vittime 4.606. Al momento i contagiati sono 44.177. Per quello che riguarda la  campagna vaccinale, al 26 marzo 2021, sono state 545.601 i vaccini somministrati su 601.745 consegnati, la percentuale al 90,7%. Le persone che hanno ricevuto la prima dose sono oltre 381mila, oltre 164mila quelle che hanno ricevuto la seconda dose. Circa il 4.10% della popolazione ha ricevuto il vaccino.

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Giornalista. Ha studiato Scienze della Comunicazione. Specializzazione in editoria. Scrive principalmente di cronaca, spettacoli e sport occasionalmente. Appassionato di televisione e teatro.