Gennaro Gattuso ha saltato la conferenza stampa del dopo gara. Ancora problemi agli occhi per il tecnico del Napoli, che ieri ha perso malamente contro la Lazio, per 2 a 0, fuoricasa a Roma. Al suo posto il suo vice Riccio. Gattuso sta indossando nelle ultime partite degli occhiali con le lenti oscurate e quella di destra coperta. Soffre di una malattia rara chiamata miastenia oculare. Un problema con il quale convive dalle sue ultime stagioni da calciatore.

La miastenia indica una debolezza muscolare. È una malattia autoimmune, generalmente cronica. Migliora con il riposo e peggiora nell’arco della giornata, per via dello sforzo dei muscoli, come si legge su Isssalute.it. La miastenia oculare è la variante che riguarda gli occhi della miastenia gravis. Questa “di solito, all’inizio si manifesta con disturbi della vista, descritti soprattutto come ‘vedere doppio’ e con l’abbassamento di una o entrambe le palpebre. Altri sintomi frequenti sono costituiti dalla difficoltà di masticare e ingoiare e, talvolta, da una debolezza diffusa di più muscoli. Nei casi più gravi possono comparire anche disturbi respiratori”. Si manifesta soprattutto tra i 20 e i 30 anni nelle donne e tra i 50 e i 60 anni negli uomini.

In molti casi il disturbo si diffonde anche al resto del corpo. La malattia può essere difficile da accertare, sono necessarie diverse analisi del sangue ed esami strumentali e radiologici. Non esiste una cura specifica. L’Istituto Superiore di Sanità consiglia una terapia il più possibile personalizzata che attraverso dei farmaci può ridurre i disturbi. Di solito i farmaci sono la piridostigmina, steroidi o cortisonici, immunosoppressori. La miastenia gravis coinvolge anche il timo (ghiandola toracica) anche se non è ancora chiaro in che misura. Si consiglia comunque di evitare gli sforzi fisici, riposare spesso, ridurre lo stress, prevenire le infezioni, evitare farmaci controindicati. Nei casi più gravi è sconsigliato mettersi alla guida e può arrivare a essere necessario il ricovero.

Per 4 mesi abbiamo curato una cosa che si è rivelata sbagliata”, ha raccontato Rino Gattuso a Milan Channel nel 2012. Necessari viaggi e consulti con specialisti, anche all’estero, per la diagnosi giusta. Avevo 34 anni, fine carriera, giochiamo Milan-Lazio. Ad un certo punto vedevo sei Ibra e sei Nesta in campo. Ho giocato 30 minuti con un occhio solo. Quando sono entrato in tackle su Nesta pensando fosse un avversario ho capito che non potevo andare avanti e ho chiesto il cambio”, ha raccontato anni fa Gattuso. “Gli occhi vanno per gli affari loro, gli oggetti li vedi in diverse posizioni diverse. Ho pensato che c’era di peggio nella vita, ho continuato ad allenarmi ma era impossibile con un occhio solo. Dopo una cura di cortisone sono tornato in campo per le ultime partite ma non ero più lo stesso, una grande sofferenza”.

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