Parole grosse nello studio della Berlinguer
Chi è Alberto Contri, il docente universitario e direttore creativo della lite con Andrea Scanzi a Cartabianca

Lite furibonda nello studio della trasmissione Cartabianca di Bianca Berlinguer, su Rai3. La rissa, senza esclusione di insulti ed epiteti, tra il giornalista de Il Fatto Quotidiano Andrea Scanzi e Alberto Contri. “Hai i neuroni di un cercopiteco”, dice il giornalista. “Sei un cretino”, la replica. Solo l’uscita dallo studio di Contri ha messo fine alla lite. Il caso potrebbe rimettere al centro il tema degli ospiti nelle trasmissioni e nei talk-show in cui si discute della pandemia da coronavirus.
Si parlava infatti della covid-19, dei vaccini, dei vaccini ai bambini – che partiranno domani 16 dicembre, anche se nel Lazio già oggi, per i bambini dai 5 agli 11 anni – e altre misure e restrizioni. La tensione è salita rapidamente, nello spazio di poche battute, con Berlinguer che non è riuscita a contenere la rissa. “Se si ammalano soprattutto anziani, bisogna intervenire su quella classe. Non è il caso di vaccinare i giovani, Guardiamo l’emergenza“, argomentava Contri con tanto di fogli in mano. Altro suo spunto era stato un paragone con il fumo, che uccide milioni di persone all’anno.
Il fumo “non contagia” replicava Scanzi. Per niente d’accordo con le argomentazioni di Contri il giornalista de Il Fatto Quotidiano. “Non ho nessuna stima di questa persona. Fenomeno, stai al tuo posto”, attaccava Scanzi. “Per guardare l’emergenza basta guardare te, fenomeno”. E l’altro: “Mascalzone, imbecille”. E ancora il giornalista: “Hai i neuroni di un cercopiteco”. La rissa aveva coinvolto anche Antonio Caprarica, non in studio ma in collegamento lo scrittore e storico corrispondente della Rai da Londra.
La rissa si è placata solo quando Contri è uscito dallo studio. “Sta uscendo dalla parte sbagliata”, ha provato a suggerire senza successo la giornalista al suo ospite. Già a fine novembre l’Istituto Superiore di Sanità faceva notare che tra l’8 e il 21 novembre erano “stati segnalati 31.365 nuovi casi, di cui 153 ospedalizzati e 3 ricoverati in terapia intensiva”. Lo stesso report settimanale dell’Iss evidenziava che tra i 6 e gli 11 anni “a partire dalla seconda settimana di ottobre, una maggiore crescita dell’incidenza rispetto al resto della popolazione in età scolare, con un’impennata nelle ultime due settimane”. I pediatri della Simpe (Società Italiana dei Medici Pediatri) invitavano allora a vaccinare anche i bambini.
“Per proteggere i bambini è estremamente importante vaccinarli – le parole riportate del Presidente Simpe Giuseppe Mele – Noi crediamo di dover consigliare la vaccinazione a tutti i bambini, non solo quelli fragili che presentano patologie croniche come il diabete, l’ipertensione, l’obesità o la malattia da immunodeficienza acquisita congenita. I primi dati, che risalgono ad un anno e mezzo fa, ci indicavano che il bambino, pur con una sintomatologia non significativa, poteva essere quello maggiormente contagiato e poteva contagiare”.
Non dello stesso avviso, evidentemente, Contri che con le sue dichiarazioni ha scatenato la rissa negli studi della Rai. Contri è docente di Comunicazione Sociale presso IULM e Past president di Pubblicità Progresso, copywriter e direttore creativo, membro della neonata commissione Dubbio e precauzione. È Grand’Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana (su nomina del Presidente Carlo Azeglio Ciampi). È stato – secondo quanto si legge sul sito di informazione Huffington Post – ai vertici di agenzie di pubblicità multinazionali e delle associazioni del settore (è stato l’unico italiano a essere mai stato cooptato nel Board della EAAA – European Association of Advertising Agencies).
Contri è nato nel 1944 a Ivrea e nel mondo della comunicazione è entrato nel 1966, dopo la maturità classica e l’interruzione dei suoi studi in Giurisprudenza dopo la morte del padre. Ha cominciato come copywriter alla Mondadori nel ’66 e quindi come Direttore Creativo, Amministratore Delegato e Presidente in importanti agenzie dei gruppi multinazionali D’Arcy, Masius, Benton & Bowles e McCann Erickson Worldwide. È stato anche consigliere della RAI, A.D. di Rainet, presidente della Lombardia Film Commission. Insegna da vent’anni Comunicazione Sociale (La Sapienza, S.Raffaele-Vita, IULM, che gli ha conferito la Laurea H.C. in Relazioni Pubbliche delle imprese e delle Istituzioni). Ha pubblicato: Mc Luhan non abita più qui (Bollati Boringhieri, 2017), Comunicazione Sociale e media digitali (Carocci 2018, con Roberto Bernocchi e Alessandro Rea), La sindrome del criceto (Ed. La Vela 2020).
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