Tornò libera nel 2011
Chi è Barbara Balzerani, morta la brigatista 75enne ‘primula rossa’ del sequestro Moro: non si pentì mai, critica contro le Nuove Br
Barbara Balzerani è morta a Roma all’età di 75 anni. La brigatista rossa era nata a Colleferro nel 1949. Aveva beneficiato della libertà vigilata dal 2006 al 2011, anno in cui venne liberata definitivamente grazie alla legge Gozzini.
L’annuncio della morte su Facebook: “Ciao Barbara” “Ciao Barbara, comunista rivoluzionaria, scrittrice, più semplicemente e soprattutto ‘sorella a me’, come mi dicevi, come ci dicevamo, una delle tante cose di cui ti sono per sempre grata”. Così su Facebook l’autrice Silvia De Bernardinis ha informato della morte di Barbara Balzerani.
“Verrà il momento delle parole che ora non escono, troppo forte il dolore. Grazie di tutto, proprio tutto, niente escluso. Della tua passione e del cuore che ci hai sempre messo. Non smetterai di esserci a fianco, di parlarci, in ogni increspatura della storia, in ogni suo improvviso e inaspettato cambiamento di scenario”.
L’adesione di Barbara Balzerani alle Brigate Rosse nel 1975
Barbara Balzerani nel 1975 aderì alle Br: non si pentì né si dissociò mai, ma dichiarò un profondo rammarico “per quanti furono colpiti” dai terroristi. Partecipò al sequestro di Aldo Moro occupando, insieme al compagno di allora Mario Moretti, la base operativa di via Gradoli.
Balzerani Balzerani prese parte a numerosi omicidi orditi delle Brigate Rosse, compreso quello di Girolamo Minervini, e all’agguato di via Fani. Nel 1981 partecipò al sequestro del generale della Nato James Lee Dozier. La donna fu tra gli ultimi brigatisti a essere arrestati: fu catturata il 19 giugno 1985, assieme a Gianni Pelosi. Per questo venne soprannominata la “primula rossa”.
Barbara Balzerani: “Profondo rammarico per i colpiti dal terrorismo”
Pur non pentendosi della sua militanza estremista, nel 1993 dichiarò di provare rammarico per i tanti che furono colpiti dal terrorismo e nel 2003 criticò l’attività delle cosiddette Nuove Br. Nel 2006 le fu stata concessa la libertà condizionale. Tornò libera, dopo aver scontato la pena, nel 2011.
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