Carlotta Rossignoli è diventata davvero famosa nell’arco di una giornata. E non perché si è laureata in Medicina con un anno di anticipo, neanche perché è stata premiata dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nemmeno perché riesce a essere contemporaneamente modella e influencer e medico e valletta per una trasmissione sportiva: ma perché la sua vicenda è esplosa in un dibattito che ha coinvolto il tema del merito, salito alla ribalta delle cronache dopo che il governo Meloni ha ribattezzato il ministero dell’Istruzione come ministero dell’Istruzione e del Merito.

Rossignoli ha 23 anni, figlia di un padre impiegato di banca e di madre casalinga. Si è laureata con menzione d’onore in Medicina all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano con un anno di anticipo, alla maturità classica 100 e lode con un anno di anticipo. Il Capo di Stato l’aveva premiata nel 2017 come Alfiere del Lavoro. La notizia della sua laurea riportata da diversi media ha richiamato l’attenzione sulla sua vicenda. Il suo profilo Instagram è passato in pochi giorni da 16mila a quasi 30mila follower. A far scoppiare il caso il lungo articolo di Selvaggia Lucarelli sul quotidiano Domani dal titolo L’equivoco tra merito e privilegio dietro la celebrazione della studentessa dei record, medico, modella e influencer.

L’articolo di Lucarelli si concentrava sul “miracolo” della studentessa dei record, sulla “condizione di partenza di strumenti di cui ha disposto e dispone”, sulla “narrazione tossica” che riguarda uno stile di vita. Rossignoli aveva raccontato infatti in un’intervista a Il Corriere della Sera di non perdere mai tempo, di dormire poco, di non avere e di non avere mai avuto una relazione di coppia perché “ho sempre dato priorità ad altre cose”, di essere testarda, di volersi specializzare in cardiologia. “Non ti curar di loro, ma guarda e passa”, ha risposto lei alle critiche in una storia Instagram.

“Sono determinata e mi organizzo – aveva spiegato al quotidiano – : ho una tabella di marcia che rispetto senza distrazioni e una famiglia stupenda che mi supporta in tutto. Sono figlia unica e mamma e papà si sono dedicati molto a me. Mi aiuta poi il fatto di dormire poco, per me il sonno è tempo perso, e una buona memoria. C’è poi un terzo segreto: ho una gran voglia di fare. Quando ero in sessione, sotto esame, studiavo dalle 6 del mattino fino anche alle due di notte”.

Lucarelli ha fatto seguire al primo articolo un secondo in cui riportava della lettera di protesta inviata da alcuni studenti del corso di laurea di Rossignoli al presidente del corso internazionale e alla preside di facoltà di medicina e chirurgia della San Raffaele in cui si chiedeva “come è possibile per lei laurearsi prima di tutti gli altri. Vorremmo anche sapere come è possibile che abbia potuto fare, e fatto, il quinto anno insieme ai corsi e agli esami del sesto, come ha abbia potuto fare in anticipo le rotazioni che solo ora la classe poteva fare, come il suo progetto di tesi di 8 mesi si sia concluso a ottobre quando ci è stato permesso di iniziare solo a maggio 2022 (ciò implica che non poteva finire prima di dicembre 2022)”.

Dall’università non è arrivata alcuna risposta a quella lettera. Sotto i post di Rossignoli sono cominciati a comparire commenti e reazioni piccate. “Medico e non sa che una delle cause principali di infarto è la mancanza di sonno”, e “Ma il tirocinio quando e come è stato fatto?? Qua c’è davvero da stare attenti a chi ti capita in ospedale”, o ancora: “Una narrazione così irrealistica e tossica non si vedeva da tempo, congratulazioni dottoressa!”.

La replica dell’Università

L’Ateneo ha intanto risposto alle critiche. “L’Università Vita-Salute San Raffaele (UniSR) ha appreso da alcuni organi di stampa che una studentessa iscritta al proprio Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia avrebbe conseguito il Diploma di Laurea Magistrale in questione, usufruendo di un iter abbreviato e quindi in anticipo rispetto ai tempi previsti dalla legge. L’Università Vita-Salute San Raffaele tiene a precisare che tale rappresentazione della vicenda non corrisponde al vero. La studentessa, alla quale fanno riferimento gli articoli apparsi, ha infatti conseguito il diploma di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia nel corso del primo semestre del sesto anno, anziché al termine dello stesso, opzione questa che ogni studente di UniSR ha il diritto di chiedere, previo conseguimento di tutti i crediti formativi previsti e avendo svolto i tirocini obbligatori anticipatamente“, si legge nella nota pubblicata da Il Corriere della Sera.

“In data 29 marzo 2022, UniSR ha chiesto inoltre un chiarimento aggiuntivo al Ministero dell’Università e della Ricerca circa la possibilità di conferire il Diploma di Laurea Magistrale nel corso del primo semestre del sesto anno. Nel chiarimento rilasciato dalla Direzione Generale degli ordinamenti della formazione superiore e del diritto allo studio del MUR, in data 25 luglio 2022, si legge: ‘… si ritiene che il titolo di Laurea Magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia abilitante alla professione di medico chirurgo, in via del tutto eccezionale, possa essere conseguito anticipatamente nel corso del primo semestre del sesto anno (in particolare, dopo il primo mese del primo semestre del sesto anno), esclusivamente laddove lo studente abbia conseguito tutti i crediti formativi previsti ed abbia svolto i tirocini obbligatori, fermo restando il rispetto del numero minimo di ore di insegnamento teorico e pratico previsto dalla normativa europea. Il conseguimento anticipato del titolo abilitante all’esercizio di medico chirurgo deve dunque necessariamente presupporre il soddisfacimento dei predetti requisiti’. In ultimo si precisa che i rappresentanti degli studenti del Corso di Laurea hanno già incontrato il presidente del Corso di Laurea in oggetto, professore Andrea Salonia e un ulteriore incontro in rettorato è già in calendario”.

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Giornalista. Ha studiato Scienze della Comunicazione. Specializzazione in editoria. Scrive principalmente di cronaca, spettacoli e sport occasionalmente. Appassionato di televisione e teatro.