La stella delle Arti Marziali Miste
Chi è Conor McGregor, il fighter di MMA più famoso al mondo denunciato da Francesco Facchinetti
Francesco Facchinetti si è preso un pugno in faccia dal più famoso fighter di MMA al mondo, Conor McGregor. Del quale era fan e apparentemente senza motivo. “Il signor McGregor mi ha spaccato il labbro e il naso, mi ha aggredito senza motivo – ha spiegato l’artista mostrando le ferite in una stories sui social – potevo stare zitto ma uno come lui che tira un pugno, pensate cosa poteva succedere. Mi è andata bene. Lui è una persona violenta e pericolosa. Ho deciso di denunciare Conor McGregor, state molto attenti”. McGregor è una star mondiale. Oltre a essere uno degli atleti più pagati e più ricchi al mondo, è stato il fighter che tramite il suo carattere, la sua personalità, le sue trovate commerciali ed egocentriche ha portato la MMA a un altro livello di notorietà e consapevolezza. ” The Notorious” ha 33 anni ed è considerato il più famoso lottatore di Arti Marziali Miste (MMA) di sempre.
Irlandese, cresciuto alla periferia di Dublino, figlio di Tony e Margareth. Fin da bimbo si interessa e si avvicina alle arti marziali, e in particolare al pugilato, al kickboxing e al grappling. E lo fa per questioni di bullismo, per difendersi. Da piccolo, incredibile a dirsi oggi, era timido e introverso. Da ragazzino, intorno ai sedici anni, comincia a lavorare come idraulico. E il resto del tempo va in palestra, fino a quando non si dedica solo alle arti marziali. Il suo debutto da professionista nell’organizzazione britannica Cage Warriors nel 2008: sconfitta per sottomissione inferta dal connazionale Joseph Duffy. Ci vuole una manciata di anni prima che riesca a entrare nel circuito che conta. Una striscia di otto vittorie consecutive lo porta all’incontro valido per il titolo dei pesi piuma contro Dave Hill e per il titolo dei leggeri contro Ivan Buchinger nel 2012. E quindi diventa campione in entrambe le categorie.
McGregor esordisce nella più importante organizzazione di MMA mondiale, la Ultimate Fighting Championship (UFC), nel 2013. È l’inizio dell’ascesa, rapidissima e vertiginosa, che lo porta sul tetto del mondo. Diventa tra il 2015 e il 2018 il primo fighter a vincere il titolo mondiale nella lega in due categorie differenti, pesi leggeri e pesi piuma. Suo il record della finalizzazione più rapida, in un match titolato nel 2015 ai danni di José Aldo. The Notorious, questo il suo soprannome, è diventato celebre anche per il suo stile spettacolare: guardia destra, boxe efficace e poco ortodossa, ha studiato Capoeira, Taekwondo e Kickboxing, cintura marrone di Jiu jitsu brasiliano. Per il suo trash talking, la retorica aggressiva ed estrema, ha spesso citato Muammad Ali. Ha annunciato diverse volte il ritiro – la prima volta nel 2016 – prima di tornare sul ring per match celebrati e sponsorizzati con grande hype e soprattutto mostruosi cachet. Solo dagli incontri ha guadagnato fino al 2020 almeno 100 milioni di dollari.
McGregor ha un record di 22 vittorie, 19 per ko e una per sottomissione, e sei sconfitte. È alto un metro e 75 centimetri. Forbes lo ha piazzato nel 2021 al primo posto nella classifica degli atleti più pagati al mondo con un patrimonio di 180 milioni di dollari. La sua pagina Instagram è seguita da oltre 42 milioni e 600mila follower. Produce whiskey, il Proper. Il suo esordio nella boxe professionistica nell’incontro del 2017 con il fenomeno americano del pugilato Floyd Mayweather è stato evento che gli garantì un compenso stimato tra i 75 e i 100 milioni di dollari. Andò in k.o. tecnico alla settima ripresa.
È sposato con Dee Devlin, e ha tre figli: Croia, Conor Jack e Ryan, l’ultimo arrivato battezzato alla Cappella del Coro a Roma da Papa Francesco. Cattolico, tifoso del Celtic di Glasgow e del Manchester United. Anche lontano dalla gabbia McGregor ha sempre attirato l’attenzione per le sue intemperanze: tra gli altri episodi ha assaltato il pullman sul quale viaggiava il campione Khabib Nurmagomedov con alcuni amici, ed è stato arrestato e liberato grazie a una cauzione da 50mila dollari – l’incontro lo vinse Nurmagomedov per sottomissione e finì in rissa; a Miami reagisce male a un fan troppo invadente e gli distrugge il telefono, e questa volta la cifra per uscire da dietro le sbarre è di 12mila dollari; in Corsica nel 2020 è stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale ma dopo otto mesi il caso è stato archiviato per assenza di prove. E la lista potrebbe continuare.
Leggenda metropolitana vuole anche che nel 2017 avrebbe pagato quasi 900mila euro alla mafia irlandese per aver aggredito la persona sbagliata in un pub a Dublino. Sempre nella capitale irlandese ha comprato un pub e vietato l’ingresso a un uomo che anni prima aveva rifiutato il suo invito a bere. Il rapper “Machine Gun Kelly” che volle posare in una foto con lui pure venne aggredito. A difesa di Facchinetti il cantante Benji, che era presente alla festa del caso esploso a Roma: “Conor McGregor, dal niente, senza alcun valido motivo gli tira un pugno in faccia, io ero lì a 30 centimetri di distanza, sono ancora scioccato, soprattutto perché mia moglie era accanto a me, potete immaginare quanto questa cosa mi abbia scosso”. Benji, che ha descritto McGregor come “drogato” e “alcolizzato”, si è detto disponibile ad andare a testimoniare a difesa di Facchinetti.
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