La fede del Divin Codino
Chi è Daisaku Ikeda, il maestro buddhista di Roberto Baggio

Roberto Baggio ringrazia la moglie, i figli, la famiglia, i tifosi e il suo maestro Daisaku Ikeda. È il messaggio che compare alla fine del film Il Divin Codino dedicato alla carriera e alla vita del campione italiano, ultimo Pallone d’Oro. Film diretto da Letizia Lamartire e interpretato da Andrea Arcangeli. Baggio ha sempre parlato dell’importanza della sua fede nel superare i momenti più difficili della sua carriera. Ikeda è stato tra i maestri che ha ispirato la sua consapevolezza, una delle figure più influenti del Giappone.
Il Divin Codino ha sofferto decine di infortuni. Incidenti che hanno messo più volte in pericolo la sua carriera. Come quello in Lanerossi Vicenza – Rimini, appena due giorni dopo la firma del contratto con la Fiorentina, che compromise il suo futuro. Aveva 18 anni. Tra ricadute e recupero Baggio rimase fuori per quasi due anni. Proprio in quei momenti si avvicinò alla fede buddista.
Ikeda è considerato tra i più importanti leader spirituali del buddismo tra fine XX secolo e primi anni duemila. Ha fondato un partito politico. È filosofo, “costruttore di pace”, educatore, scrittore e poeta. È stato terzo Presidente della Soka Gakkai e della Soka Gakkai Internazionale. Si è basato sugli insegnamenti del maestro buddista giapponese del 19esimo secolo Nichiren Daishonin.
Ikeda è nato a Tokyo nel 1928 e ha vissuto gli anni del militarismo e della guerra. Abbracciò il buddismo dopo l’incontro con Josei Toda, insegnante e pacifista fondatore con Makiguchi dell’organizzazione buddista laica Soka Gakkai. “Centrale nel suo pensiero è che la chiave per una pace duratura e la felicità degli esseri umani risiede nella trasformazione della vita di ciascun individuo più che nella sola riforma della società. Questo concetto è stato espresso nella frase di apertura del suo famoso romanzo La rivoluzione umana, per cui ‘la rivoluzione umana di un singolo individuo contribuirà al cambiamento nel destino di una nazione e condurrà infine a un cambiamento nel destino di tutta l’umanità’, si legge sul sito dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai.
Un profilo non esente da controversie: i suoi oppositori lo descrivono come un despota di destra o come un comunista vicino ai leader cinesi. Ha incontrato negli anni Mao Tse Tung, Fidel Castro, Noriega, Ceausescu ma anche Pérez Esquivel, Nelson Mandela, Michail Gorbacev, Rosa Parks. Gli viene criticata una sua opposizione blanda alla questione del Tibet e gli viene attribuito un culto della personalità estremo. Sarebbero circa 12 milioni gli adepti alla sua Soka Gakkai. Dalla moglie Kaneko ha avuto tre figli, Hiromasa, Shirohisa, Takahiro. Ha ricevuto numerosi premi in tutto il mondo e si è sempre espresso contro la pena di morte.
© Riproduzione riservata