"La mafia? Sono del 1995, sono anni lontani”
Chi è Daniele De Martino, il neomelodico che canta contro il 41-bis ai detenuti per crimini di mafia
Il vero nome di Daniele De Martino è Agostino Galluzzo: è nato a Palermo nel 1995 e la sua casa discografica è la Seamusica. Ha sede a Catania e produce principalmente cantanti neomelodici. Il genere neomelodico deriva dalla canzone napoletana, ma è ormai molto popolare anche in molte città del sud anche in altre zone d’Italia.
De Martino è molto famoso e seguito sui social, e da qualche tempo è raccontato anche dai principali giornali italiani a causa dei testi delle sue canzoni che, come ha detto di recente il questore di Latina nel provvedimento con cui vietava un suo concerto in città, “veicolano messaggi espliciti contro i collaboratori di giustizia e sono espressione di solidarietà al sistema delle mafie”.
La canzone più recente di De Martino intitolata ‘Stanotte‘ sarebbe dedicata al 41-bis, la norma dell’ordinamento penitenziario che regola il carcere duro e che viene applicata ai detenuti per crimini di mafia con lo scopo dichiarato di impedire che possano comunicare con l’esterno. Il detenuto sottoposto a questo tipo di restrizioni deve essere isolato dagli altri, dormire in una cella singola e non può accedere agli spazi comuni. La cosiddetta ‘ora d’aria’, il momento in cui può uscire dalla cella e andare nel cortile, è limitata, e sono limitati anche i colloqui che avvengono attraverso un vetro divisorio.
Dal video della sua ultima hit De Martino interpreta un detenuto in regime di 41-bis. Si trova in una cella singola e scrive una lettera d’amore alla sua ragazza. Lo si vede da solo durante l’ora d’aria, mentre viene perquisito dalla polizia penitenziaria e poi dietro un vetro blindato nella sala dei colloqui. Nel video di ‘Comando io’, un altro suo successo, De Martino mette in scena la vendetta di un figlio appena uscito di prigione che deve regolare i conti con il nuovo boss che è anche l’assassino di suo padre.
Sui profili social del cantante non è raro trovare selfie con i boss. Tra i più noti: Francolino e Nino Spadaro. Il 28 agosto – come riporta Repubblica – ha cantato al matrimonio della figlia di un narcotrafficante vicino alla ’ndrangheta che si trova in carcere e ha anche omaggiato Emanuele Burgio, figlio del boss mafioso Filippo Burgio, ucciso a Palermo nel 2021 da tre persone dopo una lite per una precedenza. De Martino si è sempre difeso attaccando i giornalisti, spiegando che i selfie lui li fa “con tutti” perché è un cantante, e che “racconta le storie di tutti i giorni: oggi posso parlare d’amore, domani posso parlare di tradimenti, domani posso parlare di un avvocato o di un mafioso, poche volte l’ho fatto”.
Nel 2021 il questore di Palermo Leopoldo Laricchia l’ha ammonito a tenere “una condotta conforme alla legge” contestandogli “vicinanza ad ambienti malavitosi, non disdegnando di incontrare pregiudicati e pubblicando sui profili social, seguiti da numerosi utenti e in grado di influenzare le coscienze di molti giovani, messaggi contrari all’etica morale della società e di contestazione all’operato di esponenti del mondo civile e della lotta alla mafia”. Quando gli è stato chiesto che cos’è la mafia a Palermo ha detto: “Sono del 1995. Sono anni lontani”.
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