Il ritratto
Chi è Emilio Fede, da inviato di guerra ad anchorman
Figlio di un brigadiere dei Carabinieri di stanza diversi anni in Etiopia, Emilio Fede nasce a Barcellona Pozzo di Gotto (ME) il 24 giugno 1931. Trascorre parte della giovinezza a San Piero Patti, il paese d’origine della famiglia, dove frequenta le scuole dell’obbligo. Si trasferisce poi a Roma con la famiglia dopo la guerra dove consegue il diploma di maturità classica. Comincia giovanissimo l’attività nella carta stampata collaborando con Il Momento – Mattino di Roma. Poi lavora per la Gazzetta del Popolo a Torino Comincia a collaborare con la Rai nel 1954, come conduttore a contratto per Il circolo dei castori con Enza Sampò, passando così dalla carta stampata alla televisione. Il rapporto con la televisione di Stato diventa esclusivo dal 1961.
Inviato speciale in Africa per otto anni, realizza servizi in oltre 40 Paesi nel periodo della decolonizzazione e dell’inizio delle guerre civili. L’esperienza africana termina per una malattia e per un contenzioso relativo alle spese di viaggio. Lavora poi con Sergio Zavoli nella redazione della trasmissione d’inchiesta Tv7, il settimanale di approfondimento del TG1. Nel 1987 termina il rapporto con la Rai, in seguito a un processo per gioco d’azzardo finito con l’assoluzione.
Nel 1989 passa alla Fininvest di Silvio Berlusconi, dapprima come direttore di Videonews delle tre reti, poi di Studio Aperto, che il 16 gennaio 1991 è il primo notiziario ad annunciare in diretta l’inizio dell’operazione Desert Storm durante la Guerra del Golfo. Nel 1992 lascia la direzione di Studio Aperto perché aveva già accettato la direzione del TG4, il nuovo telegiornale di Rete 4, sostituendo Edvige Bernasconi. Il 30 ottobre 2014 Mediaset gli comunica la rescissione unilaterale, a partire dal giorno successivo, del contratto in scadenza a giugno.
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