L’ex vicepresidente del Parlamento europeo Eva Kaili non ci sta. In un’intervista a Quarta Repubblica, su Retequattro, la 45enne greca parla dell’inchiesta Qatargate in cui è finita coinvolta: “Credo che in questa indagine ci siano state delle palesi violazioni della legge europea, mancano del tutto la presunzione di innocenza e l’imparzialità dei magistrati. Sono emersi legami dei giudici con la massoneria, conflitti di interesse, non ci sono state le garanzie che esistono in Italia. Qui c’è stata e c’è solo la presunzione di colpevolezza” ha detto Kaili in collegamento con Nicola Porro.

Il racconto di Eva Kaili a Quarta Repubblica

L’ex vicepresidente dell’Europarlamento poi promette: “Dimostrerò la mia innocenza, non ci sono prove delle accuse che mi rivolgono. Hanno usato me per creare un caso politico”. I risvolti che Eva Kaili racconta a Quarta Repubblica poi sono significativi: “Per farmi pressione i primi giorni mi hanno detto che mia figlia sarebbe stata affidata ai servizi sociali. Per portarmi a confessare qualcosa che non ho commesso”. Kaili ha poi denunciato di essere stata vittima di vessazioni e il duro regime di carcere preventivo: “È inaccettabile che tali violazioni dei diritti accadano nel cuore dell’Europa. Ho chiesto di essere sentita al Parlamento europeo, ma questo non è ancora accaduto. Credo che sia giusto che prima delle elezioni europee i cittadini sappiano cosa è accaduto”.

Eva Kaili ha parlato anche del giudice Michel Claise e sul suo ruolo nel Qatargate. Claise nei giorni scorsi ha annunciato la sua candidatura alle elezioni politiche in Belgio. “Penso che di fronte a un magistrato che ha dimostrato di avere delle ambizioni politiche, che si è dovuto ritirare per un conflitto di interesse e che ha condotto tutto il caso in questo modo, si debbano sollevare in tutti i cittadini delle serie domande su tutta l’inchiesta Qatargate”, ha detto l’eurodeputata greca.

“Ci sono delle persone, connesse al conflitto di interesse per cui si è ritirato il giudice istruttore Michel Claise, che non sono state coinvolte in questa indagine, né arrestate né interrogate. Chiediamoci per quale motivo” ha spiegato Kaili, parlando dell’europarlamentare Maria Arena, non coinvolta nell’indagine. Dal quadro è emerso che il figlio di Arena fosse socio in affari con il figlio del magistrato Claise, motivo per cui il giudice si è ritirato dalle indagini.

Chi è Eva Kaili: l’ex vicepresidente del Parlamento europeo intervistata da Porro

Eva Kaili, 45 anni, è una politica greca, ex membra del Movimento Socialista Panellenico (Pasok). Prima di intraprendere il percorso in politica, Kaili è stata una giornalista e conduttrice di tg. Dal 2007 al 2012 è stata deputata nel Parlamento ellenico, mentre dal luglio 2014 è membro del Parlamento europeo. Il 18 gennaio viene eletta vicepresidente dell’Europarlamento. Carica che viene interrotta il 13 dicembre 2022, dopo lo scoppio dello scandalo Qatargate.

Cos’è il Qatargate

Il cosiddetto Qatargate è scoppiato nel dicembre del 2022 e si tratta dello scandalo sulla presunta rete di corruzione all’interno delle istituzioni europee, in particolare nel Parlamento europeo, da parte del Qatar. Una rete che avrebbe gestito l’ex eurodeputato Pier Antonio Panzeri. Eva Kaili è stata accusata e ha trascorso sei mesi di detenzione preventiva tra carcere e arresti domiciliari, prima di essere scarcerata con condizioni. Indagato anche il suo compagno, Francesco Giorgi, già braccio destro di Panzeri.

Di fatto, secondo le accuse, diversi europarlamentari e lobbisti vicini alle istituzioni di Bruxelles, avrebbero ricevuto denaro e regali per difendere gli interessi del Qatar. Le forze di polizia hanno sequestrato alcune centinaia di migliaia di euro in contanti, soprattutto nella casa di Eva Kaili nella capitale in Belgio.

Redazione

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