È Gabriel Zuchtriegel il nuovo direttore del Parco Archeologico di Pompei. L’annuncio oggi, da parte del ministro per i Beni e le attività culturali, Dario Franceschini. Zuchtriegel è diventato nel 2015 il più giovane dei direttori nominati con la prima procedura pubblica internazionale per la selezione dei musei autonomi nel 2015. All’epoca fu selezionato per guidare il parco archeologico di Paestum e Velia. Un passaggio quindi dal sito in provincia di Salerno al grande parco archeologico in provincia di Napoli, all’interno della stessa Regione Campania.

Zuchtriegel, classe 1981, nato a Weingarten nella Repubblica federale tedesca. Ha studiato archeologia classica, preistoria e filologia greca a Berlino, Roma e Bonn. Nel 2010 ha concluso un dottorato di ricerca sul sito laziale di Gabii nei pressi di Roma. È stato borsista dell’Istituto Archeologico Germanico e della Fondazione Alexander von Humboldt, che nel 2012 l’ha portato all’università della Basilicata (Matera) per un progetto di ricerca triennale sulla colonizzazione greca lungo la costa Ionica. Ha insegnato a Bonn, Matera, alla Federico II di Napoli, a Salerno. Autore di numerose pubblicazioni, ha vinto il premio Ravenna nel 2019. Dal 2020, alla direzione del Parco di Paestum, si è aggiunto quello di Velia, entrambi nella lista dell’Unesco. Zuchtriegel ha due figli, è sposato, dall’anno scorso è anche cittadino italiano.

Il ministro Dario Franceschini, in occasione della nomina, ha dichiarato: “Pompei è una storia di rinascita e riscatto, un modello per tutta Europa nella gestione dei fondi comunitari. Un luogo in cui si è tornati a fare ricerca e nuovi scavi archeologici grazie al lavoro lungo e silenzioso delle tante professionalità dei beni culturali che hanno contribuito ai risultati straordinari e che sono motivo di orgoglio per l’Italia. Nel ringraziare il professor Osanna per il grande lavoro svolto in questi anni a Pompei faccio i più profondi auguri di buon lavoro a Gabriel Zuchtriegel che lascia un’esperienza estremamente positiva a Paestum per un lavoro entusiasmante: il più bel lavoro al mondo per un archeologo”.

Parole di congedo da parte di Massimo Osanna, direttore uscente e attualmente direttore generale dei Musei statali, che ha guidato l’investimento dei fondi europei del Grande progetto Pompei e riaperto la stagione degli scavi: “Con emozione saluto oggi il mio successore, augurandogli un lavoro proficuo e appassionante. Lascio un luogo straordinario che è stato il mio mondo degli ultimi sette anni, a cui ho dedicato energie passione e impegno: sono felice di poterlo affidare nelle mani del nuovo direttore, nella consapevolezza che lascio Pompei in uno stato ben diverso da quello in cui l’ho trovata. Molto orgoglio, ma anche gratitudine per quanti hanno operato per la salvezza di uno dei siti archeologici più importanti del mondo, dal Ministro Franceschini ai direttori generali del GPP a tutti i funzionari e il personale che mi ha accompagnato in questa grande sfida”

Le dichiarazioni di Zuchtriegel – scelto tra 44 candidati, 10 di origine straniera, sottoposti al vaglio della Commissione presieduta da Marta Cartabia, Presidente emerita della Corte costituzionale e attualmente Ministro della Giustizia, e composta da: Luigi Curatoli, già Generale dell’Arma dei Carabinieri e Direttore del Grande Progetto Pompei; Carlo Rescigno, accademico dei Lincei e professore ordinario di archeologia classica presso l’Università degli studi della Campania L. Vanvitelli; Andreina Ricci, già professoressa ordinaria di metodologia e tecnica della ricerca archeologica presso l’Università di Roma Tor Vergata; Catherine Virlouvet, già direttrice della École française di Roma e professoressa emerita presso l’Univeristà d’Aix-Marseille – lascia un’eredità positiva nella gestione del parco archeologico di Paestum e Velia, al momento della nomina dichiara: “Pompei è speciale non solo per il suo patrimonio archeologico inestimabile, ma anche per la squadra di professionisti e operatori che lavorano nel sito con grande impegno e competenza e che sono felice di poter guidare per garantire la tutela e la fruizione di un luogo unico al mondo”.

Vito Califano

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