Il fedelissimo della Presidente del Consiglio
Chi è Giovanni Donzelli, il “Monaco di Destra” che coordinerà Fratelli d’Italia con Meloni premier

Toccherà al fedelissimo Giovanni Donzelli il volante di Fratelli d’Italia: a via della Scrofa, già casa del Movimento Sociale Italiano e Alleanza Nazionale, sarà sempre la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni a guidare la sua creatura passata in dieci anni dall’1,96% al 26%. Con la premier però impegnata a Palazzo Chigi, i fondatori Ignazio La Russa a presiedere il Senato e Guido Crosetto al ministero della Difesa, oltre ai big Lollobrigida e Ciriani ministri, l’operatività, il polso del partito dovrebbero passare a Donzelli.
Fiorentino, 46 anni, deputato al secondo mandato. Maturità al liceo scientifico, studi in lettere e in agraria all’Università degli Studi di Firenze senza però laurearsi. È entrato in politica a 19 anni, nel 1994, nel Fronte Universitario d’Azione Nazionale (FUAN) del Movimento Sociale Italiano. All’Università è risultato primo e unico eletto tra i rappresentati di destra nella storia dell’ateneo. È stato Presidente Nazionale di Azione Universitaria e portavoce nazionale della Giovane Italia. Ha lavorato anche come strillone alla Speedy Srl, società di proprietà di Tiziano Renzi.
È diventato consigliere comunale a Firenze con Alleanza Nazionale nel 2004 e nel 2009 con il Popolo della Libertà. Con quest’ultimo è diventato consigliere regionale. È stato tra i primi ad aderire al progetto Fratelli d’Italia, da Coordinatore dell’esecutivo Nazionale. Con Fdi è stato eletto in consiglio regionale alle elezioni del 2015. La sua attività si è distinta soprattutto per l’impegno sul caso “Quadra” e sul caso Forteto.
Donzelli ha presentato da consigliere regionale la proposta di legge parlamentare di iniziativa regionale denominata “Taglia-business immigrati” che Fdi ha presentato in tutte le Regioni e che la Commissione bilancio della Camera ha approvato e reso legge. A Montecitorio è arrivato nel 2018. È stato finora il capo dell’organizzazione del partito, ha gestito le ultime campagne e i grandi eventi come quello in piazza Duomo a Milano. È sposato, con la moglie Alessia e ha due figli.
Alle politiche dello scorso 25 settembre è stato eletto come capolista nei plurinominali Toscana 01 e Toscana 03. Il 19 ottobre è stato eletto Segretario della Camera. Il Corriere della Sera scrive come sia stato battezzato “Monaco di Destra” perché “la sera torna sempre a casa per cena: sennò Roma, lontano dalla famiglia, ti risucchia, è meglio così”. Starebbe pensando ad allargare la sede di via della Scrofa perché gli uffici non basterebbero più, così come i dipendenti. “Il partito deve continuare a essere la base di tutto, la chiave dell’azione di governo — la sua teoria —. Negli ultimi anni abbiamo assistito ad ascese politiche irresistibili e a cadute rovinose. Un esempio su tutti? Il 40% di Renzi con il Pd, e poi… Il partito non può essere trascurato”.
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