La 59esima edizione
Chi è Giulia Caminito, la scrittrice vincitrice del Premio Campiello con “L’acqua del lago non è mai dolce”

Giulia Caminito ha vinto la 59esima edizione del Premio Campiello con il suo romanzo L’acqua del lago non è mai dolce. La proclamazione sabato 4 settembre all’Arsenale di Venezia. Caminito ha ottenuto 99 voti su 270 votanti. All’annuncio della vittoria la scrittrice romana è scoppiata in lacrime. “Non mi aspettavo assolutamente nulla, certo non pensavo di vincere. Dedico alle donne il mio premio, perché possano sempre avere la possibilità di leggere e scrivere ovunque”.
A seguire la vincitrice nella classifica finale Paolo Malagutti con Se l’acqua ride (Einaudi) con 80 voti; al terzo Paolo Nori con Sanguina ancora. L’incredibile vita di Fedor M. Dostoevskij (Mondadori) con 37 voti; al quarto Carmen Pellegrino con La felicità degli altri (La nave di Teseo) con 36 voti; al quinto Andrea Bajani con Il libro delle case (Feltrinelli) con 18 voti.
Giulia Caminito è nata a Roma nel 1988 e si è laureata in Filosofia politica. Ha esordito con il romanzo La Grande A (Giunti 2016, Premio Bagutta opera prima, Premio Berto e Premio Brancati giovani), seguito nel 2019 da Un giorno verrà (Bompiani, Premio Fiesole Under 40) e da L’acqua del lago non è mai dolce (Bompiani 2021). Proprio il romanzo vincitore del Campiello era giù stato in finale al Premio Strega, vinto però da Emanuele Trevi con Due Vite (Neri Pozza). Aveva però vinto il Premio Strega Off.
La storia è ambientata nel paese di Anguillara Sabazia sul lago di Bracciano. Protagonista è Gaia, un’adolescente timida ma anche arrabbiata. “Sono gli anni duemila – si legge nella quarta di copertina – Gaia e i suoi amici crescono in un mondo dal quale le grandi battaglie politiche e civili sono lontane, vicino c’è solo il piccolo cabotaggio degli oggetti posseduti o negati, dei primi sms, le acque immobili di un’esistenza priva di orizzonti. Giulia Caminito dà vita a un romanzo ancorato nella realtà e insieme percorso da un’inquietudine radicale, che fa di una scrittura essenziale e misurata, spigolosa e poetica l’ultimo baluardo contro i fantasmi che incombono. Il lago è uno specchio magico: sul fondo, insieme al presepe sommerso, vediamo la giovinezza, la sua ostinata sfida all’infelicità“.
A condurre la serata Andrea Delogu e Lodo Guenzi, attore e musicista della band Lo Stato Sociale. Ad aprire la serata un omaggio allo scrittore scomparso la scorsa settimana Daniele Del Giudice. Presidente della Giuria della 59esima edizione Walter Veltroni. A Daniela Gambaro è arrivato il Premio Campiello Opera Prima per il romanzo Dieci storie quasi vere (Nutrimenti) e ad Alice Scalas Bianco il Premio Giovani per il racconto Ritratto di Parigi.
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