Juan Bernabè, il falconiere della Lazio e addestratore di Olympia, l’aquila reale che volteggia sullo Stadio Olimpico di Roma prima delle partite della squadra biancoceleste, è stato sospeso immediatamente dalla società sportiva dopo la diffusione del video che ritrae l’addestratore spagnolo intento a fare il saluto romano e a inneggiare al ‘Duce’.

La società sportiva fa sapere in un comunicato che Bernabè non è tesserato della squadra biancoceleste ed è dipendente di una società esterna alla Lazio.

Il rapporto con l’aquila Olimpia

Bernabè è addestratore del rapace da molto tempo. Si è innamorato delle aquile sin da quando era giovane, grazie a una passione trasmessa dalla famiglia adottiva.

È un falconiere spagnolo, nato a Cadice nel 1968. Prima del suo approdo a Roma, Bernabè faceva volare nei cieli l’aquila del Benfica, la squadra portoghese. Poi è arrivata la chiamata di Lotito e il trasferimento a Formello nel 2010. Da oltre dieci anni, Bernabè vive alle porta di Roma insieme al rapace, che è nato nel 2005 e pesa ben 12 kg.

Il falconiere spagnolo accompagna il volo del maestoso da più di dieci anni. Il primo volo di Olympia nel cielo fu in occasione del match tra Lazio e Milan, che si disputò il 22 settembre del 2010. Anche dopo le vittorie della squadra biancoceleste, Olympia viene portata sotto la curva, come accaduto per esempio in occasione dell’ultimo derby, quando ci ha pensato Maurizio Sarri a vestire i panni del falconiere d’eccezione.

Dopo lo stop delle partite e della presenza dei tifosi tra gli spalti a causa della pandemia di Covid-19, Bernabè aveva rotto il silenzio con un’intervista rilasciata a “SololaLazio” lo scorso agosto.
Il falconiere aveva raccontato di avere avuto nostalgia per non aver più vissuto “il prepartita con una gran quantità di persone. Il mio lavoro si svolge in un momento magico, prima del fischio d’inizio, quando ancora non si sa come andrà la partita“.

E in merito all’aquila reale che vola sull’Olimpico dal 2010, l’addestratore spagnolo aveva detto: “Per Olympia è stato molto difficile in questi mesi, perché a causa dei blocchi internazionali sono rimasto lontano per molto tempo. Abbiamo ottenuto un autorizzazione speciale per allenarci insieme, ma non posso dimenticare il lavoro di mio genero Matteo, che è anche sceso in campo una volta in cui non c’ero. Quando sono tornato ho vissuto momenti speciali: ogni giorno, quando ci allenavamo, Olympia cantava sentendo la mia voce. È qualcosa di forte a livello emotivo”.

Il comunicato della Lazio

La Lazio ha preso le distanze del gesto del falconiere e con un comunicato ufficiale avverte che lo spagnolo è stato sospeso.

Già nelle scorse settimane, la società sportiva aveva inviato una lettera di diffida alla società di cui il falconiere fa parte, “per richiamarli al rispetto del Codice Etico in vigore ed in particolare ad un comportamento pienamente rispettoso dei principi ai quali si è sempre ispirata l’attività della Società, sia nel campo sportivo che nei rapporti ordinari“, si legge nella nota del club biancoceleste.

Particolare attenzione è stata sempre posta sul divieto assoluto di procedere ad azioni e comportamenti di qualunque genere discriminatori sotto tutti i profili tutelati dall’art. 3 della Costituzione“, scrive la società calcistica.

E poi conclude: “Pertanto, appresa l’esistenza del video che ritrae Juan Bernabè (non tesserato e dipendente di una società esterna alla Lazio) in atteggiamenti che offendono la Società, i tifosi e i valori ai quali la comunità si ispira, sono stati presi provvedimenti nei confronti della società finalizzati all’immediata sospensione dal servizio della persona interessata e all’eventuale risoluzione dei contratti in essere“.

Ma la Lazio avvisa: al prossimo episodio analogo, scatterà la rescissione automatica.