Tra musica, cinema e Sanremo, per Elodie è un periodo pieno di novità e sfide. E non manca di restare un’attivista attenta nel dire la sua sulle questioni che riguardano attualità e diritti, soprattutto in difesa delle donne. Non teme gli hater e nemmeno lo scontro aperto con i politici come Salvini e Meloni. Eppure quando si racconta attribuisce a se stessa l’aggettivo “fragile”. “Vi fate ingannare con niente..”, racconta in una lunga intervista al Corriere della Sera. A Sanremo 2023 salirà sul palco per la terza volta con il brano “Due”.
“Ho un rapporto di amore e o odio con ‘Due’. Un brano su una storia finita. Me ne sono innamorata al primo ascolto, ma ho trovato grandi difficoltà nell’interpretarla. Ero arrabbiata con me stessa perché non mi sentivo abbastanza brava. Solo dopo le prove con l’orchestra mi sono sentita felice”. A chi è dedicata la canzone? E chi ha conquistato poi il cuore della bella Elodie? Al Corriere la cantante racconta che oggi sta con Andrea Iannone pilota del motoGP. “Sono molto felice, ma la cosa più importante è che ho capito che cosa non voglio, come non voglio sentirmi. Metaforicamente parlando non voglio ‘difendermi’ a casa, quello deve essere il porto sicuro. Ci deve essere rispetto per l’identità dell’altra persona, l’amore viene da lì”.
Che “Due” parli della storia di Elodie finita precedentemente con Marracash? La cantante racconta che a lui è in realtà dedicata un’altra canzione contenuta nel disco in arrivo dal titolo “Ok. Respira” che raccoglie i singoli di questo ultimo anno e mezzo e sette inediti, collaborazioni con Mahmood, Elisa, Dardust. Prova a nascondersi ma poi confessa che “Apocalisse”, brano con cui parla direttamente a un suo ex, è dedicato a Marracash, il rapper con cui ha avuto una lunga storia. “È stata una relazione complessa e questo disco mi ha aiutato a metabolizzarla e a darle il posto che si merita”.
Il 20 febbraio uscirà su Prime la docuserie “Sento ancora la vertigine”, un dietro le quinte sull’avvicinamento a Sanremo. Si guarda indietro e pensa alla sua carriera, ai primi passi mossi grazie ad “Amici”: “Se non lo avessi fatto chissà dove sarei. È difficile emergere come interprete se non passi da un talent”. Poi la sua prima volta sul palco dell’Ariston nel 2017 con “Tutta colpa mia”, un brano abbastanza classico. “Mi resi conto che stavo percorrendo una strada chiusa. C’erano altre interpreti femminili affermate e di conseguenza non mi sarebbero mai arrivati pezzi di prima qualità. Mi sono spaventata, ho preso coraggio e cambiato direzione”.
In questo periodo sfoggia trucco sbavato, occhiaie: “La bellezza mi ha reso libera e la uso come voglio. Quel trucco mostra fragilità e forse anche abuso, qualcosa che è capitato a tutte in momenti vari della vita. Per me stato un problema affrontare gli abusi quotidiani. Qualcuno che fa la battuta e ridi, ma lo fai perché non sai affrontare la situazione. Oggi non permetto più di oltrepassare la linea”. Anche sui social. “Non sono gli insulti a colpirmi, sono commenti sterili. Mi ferisce quando non sono capita, quando viene travisato ciò che dico o faccio e ne viene data un’interpretazione sbagliata. In passato avrei reagito con rabbia, oggi respiro e vado oltre”. E sulla situazione dell’empowerment femminile dice che di strada da fare ce n’è ancora. “Gli uomini sono sempre meno giudicati di noi donne. La musica come molte altre industrie si è aperta alle donne in tempi recenti, gli uomini da sempre ne hanno accesso quindi è normale che la presenza numerica sia differente. Dobbiamo lavorarci ancora tutti insieme”.