È arrivato il giorno, l’attesa è finita. E da mezzanotte di oggi in tutto il Regno Unito ci sono state code davanti alle librerie per accaparrarsi una copia di Spare, l’autobiografia di Harry, che non è Harry Potter ma è stato capace di una magia dall’hype simile a quella del maghetto inventato dalla penna della scrittrice J. K. Rowling. È Harry il principe, nato Henry, duca di Sussex, figlio di Lady Diana e di Re Carlo III, marito dell’attrice Meghan Markle. La sua autobiografia è stata scritta dall’autore J. R. Moehringer, un vero e proprio fuoriclasse, per chi lo conosce un motivo in più per leggere un libro che è stato annunciato come “esplosivo”.

A presentare il principe allo scrittore sarebbe stato George Clooney, secondo BBC. Moehringer è considerato in tutto il mondo tra i migliori ghostwriter in circolazione. A dargli notorietà internazionale l’autobiografia dell’ex tennista Andre Agassi, Open, considerato un piccolo capolavoro, in cui però non compariva da nessuna parte il suo nome. Si seppe dopo che a scriverlo era stato lui. Per farlo si era trasferito a Las Vegas e aveva passato 250 ore con il tennista per entrare nella sua psiche. 12mila pagine di sbobinatura. Aveva letto apposta Sigmund Freud e Carl Jung. “Freud è stato di grande aiuto”, avrebbe detto in seguito ricordato. “Soprattutto Il disagio della civiltà e l’idea di un istinto di morte. Uno dei pilastri della personalità di Andre era la sua autodistruzione, e mi sono reso conto che stavo allontanando l’idea che questa potesse essere una parte organica della sua natura”.

Ha 58 anni, è nato a New York. Ha studiato all’università di Yale, lavorato prima da fattorino e poi da giornalista al New York Times, quindi al Los Angeles Times. Amante di Ernest Hemingway e di Alice Munro, di Cesare Pavese e di Italo Calvino. Ha vinto nel 2000 il Premio Pulitzer per il giornalismo per il suo ritratto di Gee’s Bend, una isolata comunità fluviale in Alabama dove vivono molti discendenti di schiavi. L’articolo è stato tradotto come Oltre il fiume. Il suo articolo del 1998 su un senzatetto che sosteneva di essere il pugile dei pesi massimi Bob Satterfiles è diventato un film, Resurrecting the Champ, con Samuel L. Jackson e Josh Hartnett. Già in quel caso aveva sfiorato il Pulitzer.

Ha scritto anche un romanzo, Pieno Giorno, ispirato alla vita e alle opere del rapinatore di banche Willie Sutton e un’altra autobiografia, Shoe Dog, L’arte della vittoria, l’autobiografia del cofondatore della Nike, Phil Knight. Dalla sua stessa storia ha tratto un romanzo, The Tender bar, sulla sua infanzia a Long Island, cresciuto dalla madre single, con lo zio Charlie, figlio di un Dj rock nei primi tempi delle radio FM che aveva abbandonato la famiglia. Dal libro è stato tratto un film, uscito nel 2021, prodotto da Clooney e interpretato da Ben Affleck. Fu proprio dopo aver letto The tender bar che Agassi decise di chiamare Moehringer. “È l’apice”, ha detto all’Observer l’agente di libri Madeleine Morel. “Sono sicuro che tutti aspirano ad essere lui. È uno scrittore così brillante. È molto difficile scrivere un libro da ghostwriter e, a un certo livello, non sembra mai che sia stato scritto da qualcun altro”.

Il media di gossip Page Six scriveva nel 2021 che avrebbe guadagnato un milione di dollari per Spare, “il libro più esplosivo del decennio”. Harry ha parlato del suo libro come di “un resoconto di prima mano della mia vita accurato e del tutto veritiero”. Il principe ha ricevuto 20 milioni di dollari d’anticipo dall’editore, Penguin random House, che per rientrare soltanto in quelli dovrà vendere almeno 1,7 milioni di copie. In Italia è edito da Mondadori ed è stato tradotto come Il minore.

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Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.