Il primo ballerino Jacopo Tissi ha deciso di lasciare il teatro Bolshoi. Il danzatore, 27 anni, era stato nominato étoile lo scorso dicembre: il primo italiano a ottenere un simile riconoscimento.  “Sono scioccato da questa situazione che ci ha colpito da un giorno all’altro e, onestamente, per il momento, mi ritrovo impossibilitato a continuare la mia carriera a Mosca” ha scritto in un post  pubblicato sul suo profilo Instagram seguito da oltre 43mila follower.

“Nessuna guerra può essere giustificata”

Non riesco a descrivere quanto sia stato triste per me lasciare i miei insegnanti, i miei colleghi e amici; persone speciali che mi hanno fatto crescere come artista e come persona a cui sono e sarò sempre grato” si legge ancora sul post. “Come essere umano provo empatia verso tutte le persone e le loro famiglie che stanno soffrendo. Nessuna guerra può essere giustificata. Mai. E io sarò sempre contro ogni tipo di violenza.” 

Il ballerino ha lanciato poi un appello: “Non possiamo lasciare che l’odio si diffonda, anzi, il nostro mondo dovrebbe essere pieno di armonia, pace, comprensione e rispetto. Spero davvero e prego che tutte le guerre e sofferenze cessino al più presto.”

Jacopo Tissi, classe 1995, nato a Landriano, in provincia di Pavia, si è diplomato con lode all’Accademia della Scala prima di proseguire la sua carriera a Vienna, entrando a far parte del Balletto dell’Opera di Stato, sotto la direzione di Manuel Legris. Nel 2017, dopo un’esperienza nel Corpo di Ballo alla Scala, è poi partito alla volta di Mosca, per entrare nella compagnia del Bolshoi. Un’ascesa che lo porterà, la notte di Capodanno del 2022, a diventare étoile.

L’addio di Sokhiev

La notizia della decisione del primo ballerino di lasciare il Bolshoi di Mosca arriva dopo quella delle dimissioni da direttore del teatro del direttore d’orchestra Tugan Sokhiev. Il maestro, tramite un post pubblicato ieri 6 marzo su Facebook, ha inoltre annunciato di voler lasciare anche la guida dell’Orchestre National du Capitole de Toulouse. 

Non ho mai sostenuto e sarò sempre contro qualsiasi conflitto” ha scritto. “Durante gli ultimi giorni ho assistito a qualcosa che pensavo non avrei mai visto in vita mia. In Europa oggi sono costretto a fare una scelta. Mi viene chiesto di scegliere un artista piuttosto che un altro.”

“A noi musicisti viene data una straordinaria possibilità di mantenere il genere umano gentile e rispettoso verso l’altro suonando e interpretando quei grandi compositori. Noi musicisti siamo lì per ricordare attraverso la musica di Shostakovich gli orrori della guerra” continua il maestro. “Noi musicisti siamo ambasciatori della pace. Invece di usare noi e la nostra musica per unire nazioni e popoli ci stanno dividendo e ostracizzando”.

Sokhiev ha quindi spiegato: “Essendo costretto ad affrontare l’impossibile opzione di scegliere tra i miei amati musicisti russi e quelli francesi, ho deciso di dimettermi da direttore del Teatro Bolshoi e da a direttore del Teatro Bolshoi di Mosca e da direttore musicale dell’Orchestre National du Capitole de Tolosa con effetto immediato”.

Roberta Davi

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