Jonathan Galindo sembra essere l’erede della Blue Whale e della Momo Challenge. Un personaggio misterioso, presente su tutti i principali social, che adesca soprattutto adolescenti e giovanissimi e li invita a intraprendere delle sfide via via più pericolose fino a esortare alla messa in atto di gesti autolesionistici. Questo secondo quanto denunciato dagli allarmi di genitori e famiglie in diversi Paesi in tutto il mondo. I profili sono decine se non centinaia. Jonathan Galindo ha un aspetto allo stesso tempo bizzarro e grottesco: il volto richiama quello di Pippo, il personaggio della Walt Disney. Ma i suoi comportamenti e le sue richieste sono tutt’altro che amichevoli.

“Vuoi giocare con me?”, è il messaggio che arriva da questi profili. E così l’account trascinerebbe le vittime in una serie di sfide di volta in volta più pericolose fino, a quanto pare, anche al suicidio. L’allarme di genitori e famiglie è stato ripreso lo scorso luglio da diverse testate. Jonathan Galindo è presente su tutti i social ma è particolarmente attivo su Facebook, Instagram e Tik tok.

LE ORIGINI – A inventare il personaggio di Jonathan Galindo è stato, tra il 2012 e il 2013, Samuel Catnipnik, un produttore di effetti speciali cinematografici e di protesi iper-realistiche. Catnipnik, che si fa chiamare anche Dusky Dam o Samuel Canini, ha cominciato a postare foto e video mentre indossa questa sorta di maschera. Venuto a conoscenza del fenomeno ha preso immediatamente le distanze dalla challenge in un lungo post su Twitter.

“Ciao a tutti. Questa follia di Jonathan Galindo sembra stia terrorizzando tantissimi ragazzi facilmente impressionabili – ha scritto Catnipnik – Le foto e i video sono miei, del 2012-2013. Erano per il mio bizzarro piacere personale, non per qualche cacciatore di brivido dei giorni nostri che cerca di spaventare e bullizzare la gente. Se ricevete un messaggio da qualcuno che vuole iniziare qualche gioco, non interagiteci. Non lasciate che entri nelle vostre vite. Questo mondo ha già abbastanza problemi reali, e soffrire o morire per il piacere a buon mercato di qualcun altro non dovrebbe essere uno di quelli”.

IL FENOMENO – Quella che era una maschera principalmente utilizzata per confezionare contenuti creepypasta si sarebbe quindi trasformata nel volto di un gioco pericoloso. I profili di Jonathan Galindo sarebbero anche capaci in alcuni casi di impossessarsi dei dati personali e dell’indirizzo IP degli utenti. Del fenomeno si parla in America Latina, negli Stati Uniti, in Spagna e ora anche in Italia. Il profilo più seguito conta circa 250mila follower. La storia è stata anche rilanciata da un influencer messicano, Carlos Name, da quasi due milioni di follower.

Redazione

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