Kim Min-jae è il primo calciatore sudcoreano a vestire la maglia del Napoli. Il difensore in arrivo dai turchi del Fenerbache ha raggiunto ieri sera il ritiro di Castel di Sangro dopo aver effettuato le visite mediche a Villa Stuart a Roma. Ha incontrato per la prima volta i suoi compagni di squadra. È il terzo coreano ad arrivare in Serie A dopo Han (al Perugia) e Lee (al Verona). Gli account social del club hanno pubblicato una serie di tweet che hanno ufficializzato l’ingaggio tra cui un video di benvenuto e una fotografia con il presidente Aurelio De Laurentiis.

Kim va ad aggiungersi agli acquisti Mathias Olivera, Khvicha Kvaratskhelia e Leo Ostigard: un acquisto che conferma la strategia di rinnovamento della rosa azzurra dopo gli addii di Lorenzo Insigne, Dries Mertens e Kalidou Koulibaly. Il coreano andrà a puntellare la difesa dell’allenatore Luciano Spalletti dopo l’addio di Koulibaly, il difensore senegalese che dopo otto anni in azzurro è volato al Chelsea.

Il classe 1997 ha firmato un contratto di tre anni con opzione per le due stagioni successive. È stato acquistato dal Fenerbache dopo il pagamento della clausola rescissoria da 20 milioni. Il Napoli ha messo sul suo contratto una nuova clausola valida solo per l’estero di 45 milioni. La trattativa è durata alcune settimane. Questa sera il difensore sarà a bordo campo ad assistere all’amichevole degli azzurri con l’Adana Demirspor, la prima delle quattro amichevoli che il Napoli disputerà in Abruzzo.

 

 

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Kim Min-jae è nato a Tongyeong, nella provincia di South Gyeongasang, casualità che ha richiamato l’attenzione dei media in quanto la città sarebbe anche conosciuta come la Napoli della Corea del Sud. Grande fisico: 190 centimetri per 90 chili di muscoli. Al Fenerbache era arrivato dai cinesi del Beijing Gouan dopo aver impressionato gli osservatori del club al primo sguardo. Il suo soprannome è: “The Monster”.

È molto forte nell’uno contro uno e nel gioco aereo, apprezzabile anche nei lanci lunghi. Si ispira al campione spagnolo ex Real Madrid e ora al Paris Saint Germain Sergio Ramos. Proviene da origini umili e da una famiglia di sportivi, come ricostruisce il Corriere dello Sport in un profilo dedicato all’atleta: padre ex judoka, madre ex atleta, fratello maggiore ex portiere, uno zio allenatore. I primi stipendi di alto livello li ha spesi in una casa più confortevole per i genitori. È sposato ed è padre di un bimbo.

Ha studiato Economia Aziendale alla Yonsei University. È anche impegnato nel sociale: è ambasciatore della Purme Foundation che si occupa di bambini disabili e malattie invalidanti. Ama i tatuaggi: ha un enorme “Carpe Diem” sul petto e una sorta di affresco a tema religioso cristiano sulla schiena che è un omaggio alla cristianità. Parla soltanto coreano. “Ciao ragazzi, sono Minjae. Sono davvero felice di far parte di questo team! Ci vediamo presto. Ciao!”, il suo primo saluto in un video ai tifosi del Napoli.

 

 

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Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.