Gigi Proietti e Sagitta Alter hanno passato insieme una vita senza mai sposarsi. Lei ex guida turistica svedese, lui “animale” da palco, si sono conosciuti nel 1962. All’epoca Proietti muoveva i suoi primi passi sul palco. Aveva 22 anni e iniziava la sua carriera. Quell’estate Sagitta decise di non tornare in Svezia.
Da allora sono rimasti sempre insieme, senza mai affrontare crisi. Non si sono mai sposati e tutti ne sono sempre stati curiosi di sapere il perchè: “È una domanda che mi fanno proprio tutti. La verità è che io e Sagitta non ci pensiamo più — aveva raccontato qualche tempo fa —. Non ci tenevamo particolarmente al matrimonio quando eravamo giovani, ma non lo escludiamo. Chissà, magari un giorno ci guarderemo e ci verrà voglia di compiere anche questo passo, anche se il traguardo più bello, quello di costruire una famiglia unita, siamo già riusciti a realizzarlo”.
I due hanno avuto due figli: Susanna e Carlotta, di 42 e 37 anni, entrambe lavorano nel mondo dello spettacolo, la prima come costumista e scenografa, la seconda come cantautrice e attrice. “I miei primi ricordi sono tutti uguali — aveva raccontato Susanna —: io, mia madre e mia sorella sedute in prima fila, e a fine spettacolo una coda di persone adoranti che volevano stringergli la mano. Mi dava fastidio, a più di uno avrei dato un morso. Faceva strano perché dentro casa eravamo una famiglia davvero normale, ma quando uscivamo eravamo circondati da scocciatori, dal mio punto di vista, che volevano l’autografo”.
Carlotta aveva invece fatto intendere quale era il clima in casa, Sagitta doveva lottare con la pigrizia del padre: “Un giorno mamma era davanti alla porta, scura in volto. ‘Ha telefonato la scuola, so che ti hanno scoperta mentre fumavi. E adesso a papà glielo dici tu’. Andai da mio padre. Bussai alla porta del suo studio. ‘Devo confessarti una cosa, papà’. Lui stava sfogliando il giornale. Alzò lo sguardo. ‘Dimmi, amore di papà, che c’è?’. ‘Ecco, vedi… Stamattina a scuola mi hanno scoperta a fumare una sigaretta’. Sorpreso mi domandò: ‘E perché, non si può fumare a scuola?’”.