Il tatami ci regala una nuova medaglia
Chi è Maria Centracchio, secondo bronzo nel judo a Tokyo: dal sogno di diventare ballerina alla prima medaglia olimpica molisana

Arriva dal piccolo Molise la decima medaglia dell’Italia ai Giochi olimpici di Tokyo 2020. Maria Centracchio ha conquistato il bronzo nel judo, categoria -63 kg, superando nella finale per il terzo posto l’olandese Juul Franssen e ottenendo così la prima medaglia olimpica della carriera.
Un risultato simile a quello dell’amica judoka Odette Giuffrida, che aveva vinto il bronzo ma nella categoria -52 kg.
Una finalina vinta al golden score grazie a uno shido dopo 11 minuti di lotta, con la judoka 26enne che è stata sempre molto aggressiva sul tatami, costringendo l’olandese Franssen a stare sulla difensiva per l’intero incontro.
Al termine della finale e del verdetto dell’arbitro Maria è scoppiata in lacrime tra le braccia dell’amica e compagna di squadra Odette Giuffrida, accorsa in tribuna per sostenerla. “La medaglia di Odette mi ha dato una spinta incredibile. Abbiamo un grande feeling, esserci l’una per l’altra è un valore aggiunto. C’è tanto di lei“, ha detto Centracchio dopo la finale. “Se credevo nella medaglia? Tutte le persone che mi conoscono sanno che gli ho sempre detto: il difficile è arrivare all’Olimpiade, poi me la vedo io“.
Nata a Castel di Sangro, ma molisana di Isernia, è agente della polizia di stato. Prima delle Olimpiadi aveva già conquistato una medaglia di bronzo ai Giochi Europei di Minsk nel 2019 e la medaglia d’oro al Judo Grand Prix di Tel Aviv 2019 nella categoria -63 kg. Classe 1994, è la prima atleta molisana a vincere una medaglia ai Giochi Olimpici: Maria è a da sempre sotto la guida tecnica del padre Bernardo, anche lui judoka, ma anche il fratello Luigi, classe 2003, è una giovane promessa del judo. Appassionata di musica e di cucina, da piccola Maria voleva fare la ballerina: per nostra fortuna ha scelto un percorso ben diverso, regalandoci una preziosa medaglia olimpica.
E non è un caso dunque che Maria abbia dedicato la conquista del bronzo olimpico “alla mia famiglia, alla mia terra, a tutti i sacrifici che ho fatto per arrivare qui, al mio primo maestro e alla mia regione lontana da tutto, sconosciuta anche in Italia”.
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