Il crime drama
Chi è Maria Chiara Giannetta, l’attrice che interpreta “Blanca” nella nuova fiction della Rai

Maria Chiara Giannetta sarà Blanca nel nuovo crime drama in arrivo stasera in prima serata su Rai1 e già disponibile sulla piattaforma streaming Raiplay. La storia di una ragazza che sogna di diventare consulente della polizia, e che ci riuscirà nonostante dovrà scontrarsi con la diffidenza dei capi e dei colleghi perché non vedente. Blanca è una fiction a puntate ambientata a Genova, che si avvale della collaborazione del tenore Andrea Bocelli e che si propone come prodotto innovativo per l’uso della tecnica dell’olofonia.
Giannetta è nata a Foggia il 20 maggio del 1993. Ha studiato recitazione e partecipato a progetti amatoriali. Si è laureata in Lettere e Filosofia presso l’Università di Foggia. Dopo la laurea si è trasferita a Roma e si è iscritta al Centro Sperimentale di Cinematografia. E nel frattempo si manteneva facendo la baby sitter. Il suo primo ruolo nel film La ragazza del mondo sui testimoni di Geova. Le prima fiction importanti Che Dio ci aiuti, Buongiorno Mamma e Don Matteo. In quest’ultima è entrata nel ruolo del Capitano Anna Olivieri.
Del 2019, dopo altre quattro esperienze sul grande schermo, la sua partecipazione al film Bentornato Presidente! con Claudio Bisio. Il personaggio di Blanca è tratto dai romanzi di Patrizia Rinaldi. Regia di Jan Maria Michelini. È una giovane non vedente da quando era bambina, a causa di un incendio drammatico. Si muove per le strade di Genova con il suo fedele bulldog Linneo. “Quello che cerco di interpretare con questo personaggio – ha detto Giannetta al Corriere della Sera – è il limite non del cieco, ma quello dell’essere umano in generale. Blanca vuole dimostrare di saper fare tutto, e vi riesce piuttosto bene, ma poi deve fare i conti con i limiti psicologici, emotivi che riguardano tutti”.
Blanca ha perso la vista da bambina, quando in un incidente morì la sorella maggiore. E già in quel caso la sua testimonianza aveva permesso di risalire al colpevole della tragedia. È capace di isolare un suono prodotto da una cosa e una persona, una dote che riesce a farla concentrare e a risalire a particolari che ad altri invece sfuggono. È grazie anche alla sua abilità nel décodage, quella di analizzare nelle telefonate e nelle intercettazioni suoni e rumori che sfuggono a un udito meno sviluppato del suo, che riuscirà a rendersi sempre utile nelle indagini.
La fiction entra nei delitti e nella storia personale di Blanca, le sue relazioni sentimentali e i conti ancora aperti con il suo passato. La serie in sei puntate si propone come un prodotto innovativo anche per l’utilizzo della tecnica di registrazione dell’olofonia, che permette di riprodurre il suono in maniera simile a come viene percepito dall’apparato uditivo umano: “Ascoltando la serie con semplici cuffiette, per lo spettatore sarà come essere al posto di Blanca, sentire come lei sente e ricostruisce il mondo”, si legge sul sito della Rai. Bocelli ha contribuito alla serie descrivendo agli sceneggiatori il “mondo dei non vedenti” e con un percorso di training all’attrice protagonista.
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