Sotto la sua ala, solo i numeri 1. Marta Donà si è confermata ancora una volta manager di successo nel mondo della musica italiana, vincendo per la quarta volta consecutiva il Festival di Sanremo con il “suo” Olly, dopo i successi con Angelina Mango, Maneskin (con i quali non lavora più insieme) e Marco Mengoni. Risultati incredibili, per una professionista appena entrata negli -anta, condivisi con il lavoro della sua società LaTarma, fondata nel nel 2016 e in cui lavorano solo donne, dopo una carriera nel mondo della comunicazione poi proseguite come ufficio stampa della Sony. Tra gli artisti rappresentati dalla sua società c’è anche Alessandro Cattelan, futuro erede alla conduzione del Festiva e Francesca Michielin, ma anche lo scrittore, giornalista e discografico Antonio Dikele Distefano, il cantautore e rapper Holden.

Chi è Marta Donà

Marta Donà ha 41 anni, è originaria di Mira e ha trascorso l’infanzia nella suggestiva Riviera del Brenta, dove ha frequentato il liceo. Sua madre, Anna Mori, è sorella di Claudia Mori, nota per essere la moglie di Adriano Celentano. Marta è nata dal primo matrimonio di Anna con Piergiorgio, discendente di Gianpiero Donà, figura di spicco della famiglia Donà, storicamente legata all’imprenditoria.  L’attitudine imprenditoriale le appartiene da generazioni, con suo nonno gestiva una delle cinque piccole aziende specializzate nella produzione e vendita di mobili per la casa e suo padre, Gianpiero, che ha ereditato e sviluppato questa passione per l’arredamento, iniziando con la progettazione di camerette per bambini e arredando le abitazioni dell’Ente Delta Padano a Porto Tolle.

Alla fine degli anni ’60, Gianpiero colse un’importante opportunità, diventando socio nella realizzazione dell’Isola di Albarella. L’azienda Donà ha lasciato un’impronta significativa nel settore dell’arredamento, occupandosi di scuole, chiese e prestigiosi hotel, arrivando persino a curare l’allestimento della suite imperiale dello Sheraton per il presidente francese Jacques Chirac. Per Marta la strada è stata segnata dall’incontro con Marco Mengoni: fu lui a chiederle di diventare la sua manager quando aveva solo 26 anni.

Redazione

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