Le Olimpiadi di Tokyo
Chi è Massimo Stano, l’italiano medaglia d’oro nella marcia a 20 km

È storia, un’altra impresa, a Tokyo per l’Italia. Tutto grazie a Massimo Stano che ha vinto la medaglia d’oro nella 20 chilometri di marcia. Una gara superba, tutta in progressione, chiusa a 1 ora, 21 minuti e 5 secondi, quella del 29enne pugliese. A seguire i giapponesi Koki Ikeda, argento, e Toshikazu Yamanishi, bronzo. Quindicesimo l’altro italiano Francesco Fortunato. Quella del marciatore è la settima medaglia d’oro per gli Azzurri a Tokyo, la 33esima a questi Giochi. La sua è anche la terza medaglia d’oro nell’atletica a questi Giochi, con i 100m di Marcell Jacobs e il salto in alto di Gianmarco Tamberi, che eguaglia il record di Los Angeles 1984.
Classe 1992, atleta in forza alle Fiamme Oro, Stano è nato a Grumo Appula in provincia di Bari ed è cresciuto a Palo del Colle. Si è avvicinato all’atletica nel 2003 con il mezzofondo e nel 2006 alla marcia. A guidarlo l’allenatore Giovanni Zaccheo. È cresciuto sportivamente a Molfetta con l’Aden Exprivia e in particolare allo stadio Paolo Poli.
Quarto nella gara dei 20 km agli Europei under 23 di Tampere, vince il bronzo per la squalifica del russo Bogatyrev. Dall’ottobre del 2013 si è trasferito a Sesto San Giovanni (Milano) per essere seguito dall’ex ventista azzurro Alessandro Gandellini. Alcuni stop a causa di infortuni: microfrattura alla tibia destra nella primavera del 2015 e a quella sinistra nel 2016. È entrato allora nel gruppo di Patrizio Parcesepe a Castelporziano. Nel marzo 2018 è tornato a vincere un titolo italiano sulla 20 km migliorandosi di oltre un minuto, quindi il terzo posto nei Mondiali a squadre con l’argento per team e la quarta piazza agli Europei di Berlino, a un solo secondo dal podio. Ha realizzato il primato italiano nel giugno 2019 con 1h17:45 a La Coruna. Nel 2021 dopo uno stop per una periostite è rientrato con l’ottavo posto agli Europei a squadre.
Il suo allenatore è ancora Parcesepe. Ha il diploma di tecnico commerciale programmatore informatico. È un appassionato di cultura giapponese. Il suo idolo è Ivano Brugnetti, medaglia d’oro nel 2004. Si è sposato nel settembre 2016 con Fatima Lotfi, ex mezzofondista, poi anche lei passata alla marcia. I due hanno avuto una figlia, di cinque mesi e mezzo, Sophie. Per sposare Fatima, di origini marocchine ma cresciuta a Varese, Stano si è convertito alla fede musulmana.
“Io sono abbastanza scaramantico. Diciamo che vado alle Olimpiadi per stare davanti. Se viene una medaglia tanto di guadagnato. Voglio divertirmi, quello che verrà andrà bene – diceva lo scorso maggio in un’intervista a OA Sport – credo che questi siano gli anni migliori, perché è l’età nella quale l’atleta è maturo e sa muoversi abbastanza bene. Per me il quadriennio tra il 2020 e Parigi 2024 credo possa essere quello migliore, quindi l’età tra i 28 e i 32 anni”.
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