È stata fermata per omicidio aggravato Melissa Russo, la ragazza italiana di 29 anni che aveva messo alla luce una neonata partorita all’interno di una stanza/dormitorio del night club Serale di Piove di Sacco (Padova) poi ritrovata senza vita dal personale medico del 118 accorso alla chiamata di una collega della donna e un loro amico che si trovavano nel locale.

Il fermo a Melissa Russo e l’ipotesi infanticidio

Alla giovane, che lavorava all’interno del club ma non risiedeva formalmente nell’appartamento, è stato notificato il fermo mentre si trovava ricoverata all’ospedale di Padova, dove era stata accompagnata per una serie di visite specialistiche. Al momento, stando a quanto riferito dagli investigatori, l’infanticidio è l’ipotesi più probabile (così come conferma il tenente Giacomo Chimienti all’agenzia AdnKronos) secondo questi ultimi  la bimba sarebbe deceduta “per cause non naturali”. Saranno l’esame autoptico e la relazione del medico legale a confermare o meno la tesi ma nel frattempo emergono ulteriori dettagli sulle modalità del parto e gli investigatori hanno già tratteggiato un profilo completo della 29enne.

Chi è Melissa Russo, ha partorita da sola e cercava di nascondere la gravidanza

Melissa Russo ha partorito da sola nel bagno. I primi a rimanere perplessi sullo stato in cui si trovava la donna sono stati i paramedici. La ragazza, di origini pugliesi e brasiliane, era arrivata nel padovano la scorsa estate e si era fermata a vivere nella foresteria sopra il night club. Lì ad ogni lavoratrice era concessa una permanenza per breve tempo – tre stanze con cinque letti a disposizione del personale del locale notturno – ma quella di Melissa si era prolungata già da tempo. Era molto riservata e non aveva detto a nessuno della gravidanza, nascondendo il pancione con indumenti strategici, ma negli ultimi tempi era diventato molto evidente. “Indossava sempre gonne e magliette corte, la si poteva riconoscere da lontano”, raccontano testimoni al Corriere della Sera. Nonostante la gravidanza agli sgoccioli, la 29enne continuava a lavorare nel night, facendo le lap dance e fumando.

L’ex proprietario del night

Poche settimane fa, il titolare della struttura Augusto Desirò ha venduto l’attività ad un imprenditore cinese: “Avevo provato a chiederle se appettasse un bimbo – ricostruisce il giornale – lei mi ha subito stroncato rispondendomi che non era incinta ma che aveva soltanto problemi fisici. Non le ho creduto”. Per ora la donna non è stata ancora sentita dai militari né dal sostituto procuratore euganeo Sergio Dini. Saranno tante le domande a cui dovrà rispondere a partire dal ritrovamento del cadavere della piccola, nel water, con l’acqua che traboccava.

Redazione

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